A cura di M.C.T.
Dopo la grande tragedia che ha investito “i naufraghi di Lampedusa” venuti dalla Libia, oggi il Consiglio dei ministri ha proclamato il lutto nazionale; i sindacati terranno le bandiere a mezz’asta e nelle scuole sarà osservato un minuto di silenzio.
Delle 50 anime presenti sul barcone, 250 sono i dispersi e si pensa che i morti siano intorno ai trecento; intanto sono 104 i cadaveri ritrovati e tra questi quattro bambini e due donne in stato di gravidanza avanzata.
Le cause della tragedia sono da attribuire al capovolgimento dell’imbarcazione a causa di un incendio. Oggi Lampedusa è divenuta un porto sicuro per coloro che si sono salvati, gli alberghi infatti sono strapieni. I corpi di chi invece non ce l’ha fatta si trovano negli hangar dell’aeroporto dove generalmente sostano gli elicotteri della Finanza e del 118. Lì si trovano anche i corpicini di due bimbi: un maschio e una femmina di tre e di due anni.
Ad essere salvate sono 155 anime mentre si attendono le bare (120) giungere da Porto Empedocle che chissà se basteranno visto che sono stati già stati individuati altri corpi senza vita in fondo al mare.
Dinnanzi alla terribile tragedia, Papa Francesco all’unisono con Napolitano ha gridato: “Vergogna e orrore!” Perché di certo non si può assistere con indifferenza dinnanzi a questi fatti e certamente, come aggiunto da Napolitano, l’impegno non può essere solo italiano ma anche europeo.
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