Recensioni ed Eventi
A cura di Maria Cristina Torrisi
“Dove sono gli uomini responsabili? (Coscienza e discernimento morale). Questo il titolo della nuova fatica letteraria (Edizioni Carthago) di Don Vittorio Rocca, decano della Basilica di San Sebastiano di Acireale.
Si tratta di un libro che suscita grande interesse, che pone non pochi interrogativi ai lettori e che è già giunto nelle mani di papa Francesco: una soddisfazione grandissima non soltanto per l’autore ma anche per gli amici ed i fedeli che lo stimano e sono uniti a lui da sincero affetto.
Desiderando addentrarmi meglio alla tematica, ho voluto chiedere un confronto all’amico Vittorio che si è reso disponibile all’intervista per Nuove Edizioni Bohémien.
1 Don Vittorio, chi sono gli uomini responsabili e cosa si intende per “responsabilità”.
Gli uomini responsabili sono coloro che sono capaci di vivere la loro libertà in modo autentico, non facendo semplicisticamente o peggio egoisticamente ciò che piace. Uomini e donne che si assumono il rischio di vivere, che sanno “rispondere” dinanzi alla storia. Responsabilità significa proprio questo: saper “rispondere”, essere presente, accettare la sfida della storia da giocatore e non da spettatore.
2 La responsabilità di cui Lei parla è rivolta a Dio, alla società, all’Umanità?
La responsabilità la si deve vivere nei confronti di ogni realtà. La si vive nei confronti di se stessi anzitutto, essere responsabili della propria dignità; nei confronti di Dio, per chi è credente e sa che ogni cosa viene da Lui; nei riguardi dell’umanità e della casa comune come dice papa Francesco.
3 Coscienza e discernimento morale. Un sottotitolo ricco, corposo. Quanto è importante saper ascoltare la voce della coscienza e quanto possedere il dono di saper discernere il bene dal male?
La coscienza è l’intimo del nostro intimo, la nostra stessa dignità, l’organo che ci permette di saper scegliere tra il bene e il male. Ma non solo, ci permette di “discernere” ciò che è il meglio, nell’ottica della responsabilità di cui parlavamo. Nel libro presento alcune figure concrete di testimoni che hanno vissuto secondo la loro coscienza, come Tommaso Moro, il card. Newman, don Pino Puglisi.
4 Ho parlato di dono… Ma mi chiedo pure “Come è possibile riuscire in questi intenti”?
Riuscire a discernere, a vivere secondo la responsabilità, non è certamente facile. Ma vivere è questa avventura che ci rende migliori e quindi siamo chiamati a restare umani, a saper fare delle scelte non secondo l’animalità, ma secondo l’umanità.
5 Perché ha voluto trattare di questo argomento? Da dove è nata l’idea?
Il tema mi ha sempre affascinato e l’ho studiato già ai tempi della mia specializzazione a Roma. E’ comunque un argomento sempre attuale, specie durante questo pontificato. Il papa, provenendo dai gesuiti, è molto sensibile al tema del discernimento.
6 Parliamo anche di irresponsabilità. In cosa consiste l’essere irresponsabili?
La irresponsabilità è tipica di chi non vive appieno la propria umanità, di chi non è capace di “rispondere”. E’ il peccato. Lo sbagliare strada. L’andare contro gli altri, contro se stessi e contro Dio, in definitiva.
7 In questi tempi così difficili, tirando un po’ le somme, sono maggiori gli uomini dotati di responsabilità o viceversa?
Tirando le somme, tutti e ciascuno siamo chiamati ad essere responsabili, ognuno nel posto dove si trova. Penso ai politici, ai governanti, agli scienziati, ma anche agli imprenditori, ai genitori, e anche ai giornalisti e agli scrittori come te, carissima Cristina!
Grazie Vittorio.
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