Attualità – Nuove Edizioni Bohémien – Gennaio 2014
A cura di R. B.
Dopo ben otto anni di coma si è spento l’ex primo ministro israeliano Ariel Sharon.
Tempra forte e carattere deciso, era nato il 26 febbraio 1928 da Samuil e Vera Schienermann venuti dalla Russia.
Combattente attivo, nel 1948 e per il successivo anno, fu capo plotone (esercito ebraico Haganah ) nella guerra seguita alla formazione d’Israele e nell’assedio a Gerusalemme dove fu ferito. Entrò a far parte delle forze speciali dell’esercito, l’Unità 101, ottenendone il comando. Impegnato anche nelle missioni punitive, nel 1953 si ricorda quella perpetuata nel villaggio di Qibya, dove persero la vita molti palestinesi.
Dopo l’addio all’esercito, divenuto generale, negli anni ’70 fece il suo ingresso in politica e fondò il partito di destra del Likud, facendosi eleggere alla Knesset, il parlamento israeliano. Ma nello stesso anno è costretto a rientrare al comando delle forze armate a causa dello scoppio della guerra dello Yom Kippur, in cui mostrò il suo valore nell’arte militare che lo portò verso la vittoria israeliana.
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