Recensioni ed Eventi – Nuove Edizioni Bohémien – Maggio 2014
A cura di Laura Maiorana
“Damiano – al di là delle nuvole iniziano i sogni”- è il cortometraggio catanese che parla di mafia, in concorso per i “ premi David di Donatello 2014”. La gara è in rete dove – attraverso un voto assolutamente gratuito – è possibile vedere e scegliere il cortometraggio più meritevole. < Votare sul web il corto per noi significa dire no alla mafia. Ci sostengono i voti dei siciliani che credono e combattono, per questo chiediamo a ciascuno di contribuire .> afferma il regista Giovanni Virgilio. http://www.booksprintedizioni.it/votazione-david-di-donatello/corto.asp?id=3410. In poco più di un quarto d’ora c’è la storia poetica di una vita. Damiano – il protagonista- è un bambino della periferia degradata di una Catania degli anni ’90. Diviene poi un giovane che sceglie di essere magistrato. Cresce affiancato da eroi: il maestro delle elementari che – giornalista di cronaca- leggendo il quotidiano in classe, insegna a combattere la mafia e osservarla come fenomeno criminoso. Egli dice agli alunni :“la penna è in grado di scrivere la storia”. Damiano chiede di cambiar nome, per somigliare al suo secondo eroe: Giovanni Falcone. Accanto a questi guerrieri del bene, c’è il padre del bambino. Non ha lavoro, inventa al figlio di guidare la macchina per mestiere. Litiga con la moglie che vuole fuggire dalla miseria e dalle stragi dei morti ammazzati. Il padre del piccolo non scappa, non si “sporca le mani” commettendo reati. Quando la città tace davanti al televisore che urla per gli attentati , egli solo, coraggioso, riesce a portar fuori Damiano, nelle strade deserte, vincendo l’omertà. Oltrepassando la cortina di nuvole, il padre insegna al figlio ad andare avanti, scegliendo il bene. Il progetto dell’Accademia del Cinema Italiano “ Premia il tuo corto preferito” è nato quest’anno per promuovere i giovani registi emergenti . Ma “Damiano – oltre le nuvole iniziano i sogni” non è nuovo ai riconoscimenti: 90 festival nel mondo e moltissimi premi ritirati in Francia, Regno Unito, Italia e non solo. Ovunque un successo, sin dalla sua prima proiezione avvenuta nel marzo del 2012, ben due anni prima della genesi del fenomeno cinematografico “Pif”. Abbiamo ascoltato le parole del regista, Giovanni Virgilio. Che messaggio vuole veicolare attraverso il cortometraggio?” Damiano è portatore di speranza. Quella di raccontare la storia di un giudice non borghese è una scelta artistica. Nell’immaginario collettivo il magistrato è un individuo distante dalla povertà. Damiano è una persona qualunque. Vive in quei quartieri dove “ succedono le cose” come Falcone che, diviene sua fonte di ispirazione. E’ un corto pieno di storia e di significati, non c’è nulla di politico. Persino il nome del protagonista è stato scelto per dedicare il lavoro a Damiano Russo, giovane attore morto nel 2011 che avevo conosciuto a Venezia”. Come ci si sente ad essere scelti per concorrere ad un premio David di Donatello? ” Siamo riusciti ad ottenere molti premi in Italia e all’estero, la nostra partecipazione al concorso dell’ Accademia del Cinema Italiano è una grande opportunità. Ci serve il voto on – line di ciascuno, non per brama di vittorie bensì, per urlare a squarciagola che i siciliani, esprimendo il loro consenso al corto su internet, dicono no alla mafia”.
E’ difficile al giorno d’oggi parlare di mafia?” Da due anni facciamo campagne di sensibilizzazione, parliamo di criminalità organizzata, delle sue origini, spieghiamo che settori socio-economici invade. Entrare nelle scuole ci rende orgogliosi ma non è semplice parlare ai giovani. Spesso, anche, in questi giorni, ho potuto constatare che non tutti ci ascoltano, non tutti vogliono sostenerci. Molti istituti ci hanno invitato a confrontarci con gli studenti, molti altri – e ne sono profondamente rammaricato- hanno preferito rimandare considerando il nostro lavoro di secondo piano. E’ frustrante – per chi come noi ha girato il mondo innalzando la bandiera dell’antimafia – arrivare a casa nostra e vedere alcune porte chiuse”. Cosa si può fare per aiutare i giovani a realizzare i loro sogni? “Nel nostro piccolo facciamo attività di promozione, per aiutare i giovani ad inserirsi nel cinema. I miei prossimi assistenti alla regia saranno scelti attraverso un bando, tra ragazzi di 18 e 20 anni. Voglio incoraggiare a lavorare, promuovendo il cinema come arte e industria: è un contenitore che porta soldi alla nostra gente che andrà a spendere sul territorio”. E’ solo in queste attività? ” Assolutamente no, molte sono le persone che mi affiancano e alle quali va la mia stima e gratitudine. Volevo ringraziare tutti coloro i quali, senza sosta, hanno lavorato per questo progetto ed in particolar modo Giuliano Fondacaro, autore delle bellissime musiche del corto e Ignazio Barcellona, abile attore, entrambi sempre pronti ad aiutarmi”.
Parlare di mafia è l’unico modo per sconfiggerla. “Damiano – al di là delle nuvole iniziano i sogni” merita il nostro consenso.
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