“Cristalli, oli essenziali e fiori di Bach: percorsi di benessere” di Federica Zanca

Screenshot_20210204-193630_Drive

Salute e Benessere
A cura di Sara Trevisan

 

Federica Zanca ci parla di Arte. Se è vero che l’Arte, quella autentica e capace di raggiunge il cuore delle persone, esprime se stessa per fini altissimi attraverso un’opera creativa e bella, grazie al sapiente utilizzo degli strumenti, dell’abilità e della sensibilità dell’artista, la pratica terapeutica della Zanca non può che essere interpretata come Arte.

Screenshot_20210204-193630_Drive

I suoi strumenti, e ce ne parla molto bene abbracciando diversi punti di vista (da quello tecnico a quello psicologico-emozionale) sono molteplici e ciascuno di essi trova la sua efficacia all’interno del disegno terapeutico immaginato da Zanca per la buona riuscita della seduta. All’interno del volume vengono affrontate, quindi, le proprietà dei cristalli, degli olii essenziali, dei celebri fiori di Bach, assieme a tematiche a loro strettamente connesse come i 7 Chakra fondamentali e i segni zodiacali. Il tutto come delle semplici tappe scandite all’interno di un viaggio conoscitivo dov’è possibile esplorare tutte quelle dimensioni dell’essere umano che possono interessare e soddisfare la curiosità del lettore.
Ma il libro della Zanca non si limita ad essere un semplice manuale inerente a strumenti olistici, ed è per tale motivo che ho potuto spingermi a parlare di Arte. Federica ha preso una decisione coraggiosa: ha scelto di parlarci della sua professionalità mettendosi a nudo nel descriverci i casi dei pazienti che ha avuto modo di trattare e che evidentemente erano meritevoli di giungere all’attenzione del pubblico. Questi ultimi si rivelano essere davvero fondamentali, dal momento che ci descrivono le modalità attraverso cui Zanca compie la pratica terapeutica e soprattutto ci raccontano della sua soggettività, del suo modo di vivere i vari incontri a livello personale. Tra le righe emergono i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi sentimenti, la sua dedizione nel volersi preparare al meglio per garantire al paziente il suo benessere.
E quindi non mera applicazione sistematica di una conoscenza precedentemente appresa, magari in forma impersonale, dove l’uomo è un cliente e si instaura un rapporto di semplice scambio ‘beneficio – denaro’, ma un momento creativo, nel quale il professionista e artista sa trarre il meglio dalla materia in funzione dell’obiettivo finale. Il benessere della persona come inevitabile risultato di consapevolezza, conoscenza, esperienza, intuizione, sensibilità e, non ultimo, amore.
Per concludere, ho davvero apprezzato tutte le sensazioni e le emozioni che Zanca è riuscita a suscitarmi nel corso della lettura. La chiarezza nell’esposizione, unita alla maestria nel raccontare e descrivere persone e azioni, mi hanno fatta sentire lì presente in un modo davvero coinvolgente.