Recensioni/Cinema
A cura di Vania Amitrano
Girato a Palermo, Il teorema della felicità, toccante fiaba urbana in tempo di pandemia, getta uno sguardo sui difficili giorni del primo lockdown, ma lo fa attraverso gli occhi gioiosi di un bambino, che, grazie all’affetto di suo nonno, puparo appassionato, diventa per tutti portavoce del vero significato della felicità.
Il film vede protagonisti due interpreti d’eccezione. Andrea Tidona, Nastro d’argento per La meglio gioventù (2003), nel ruolo del nonno è affiancato dal piccolo Antonio Tancredi Cadili, giovane perla nel panorama dell’arte e dello spettacolo palermitano. Tanto nella vita reale come nel film, Antonio è un appassionato puparo che da qualche anno stupisce il mondo con le sue doti da intrattenitore.
“Ai bambini stiamo insegnando che i supereroi esistono solo nei fumetti perché siamo ciechi davanti alla straordinarietà della classe sociale degli anziani – ha detto il regista e sceneggiatore Luca Fortino -. Il teorema della felicità vuole occuparsi anche di loro. E lo fa nel modo più efficace, attraverso gli occhi dell’unico testimone in grado di trasmetterne l’effettivo valore: un bambino”.
Il teorema della felicità è una copruduzione italo-canadese, frutto della collaborazione tra Odfix di Marie Ange Barbancourt con Dorado Pictures di Luca Fortino, ed è stato girato nello storico quartiere del Capo di Palermo.
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