RECENSIONI ED EVENTI
CINEMA
A cura di Maria Cristina Torrisi
Ha una ardente passione per la recitazione che si traduce in un grande sogno. Ha una “sana ambizione” che si traduce in forza di volontà e voglia di cambiamento. E poi, un amore per la Sua terra, la Sicilia, sulle cui potenzialità crede come strumento di riscatto, attraverso l’ Arte.
Lui è Angelo Faraci, attore e regista siciliano, presidente di “Ancora Cinematografica”, una realtà che tra la Sicilia e Roma sta muovendo significativi passi per raggiungere sempre più validi traguardi dopo gli indiscussi successi ottenuti.
Mi trovo in sua compagnia per una intervista che desidera mettere a nudo l’uomo e l’artista poliedrico nei diversi volti della sua professione: attore, regista, produttore.
Ai microfoni di Nuove Edizioni Bohémien svela i segreti del successo delle sue pellicole che, dai temi sociali, spaziano a temi intrisi di un neo realismo vintage, puntando a “fare” del passato un mezzo per perpetuare cultura e tradizione.
“Abbiamo affrontato temi sociali – spiega Angelo Faraci – dallo sviluppo sostenibile alla pedofilia; dal femminicidio al bullismo e all’omofobia. Ma abbiamo pensato pure a qualcosa che destasse curiosità come quelle storie che, introdotte in un contesto neorealista vintage, mettessero in risalto l’aspetto antropologico di una Sicilia antica, ricca di nostalgia e appartenuta al passato e alle tradizioni dei nostri nonni. Quella Sicilia di un tempo le cui pellicole ci ricordano Visconte o Tornatore. La tradizione la trasmettiamo con semplici dettagli: la giocata a carte, la trottola di legno che gira o la classica conquista “all’antica” sotto un balcone e con una rosa in mano”.
Dalle partecipazioni in Rai con nomi illustri ai corti firmati “Ancora”, Angelo Faraci ha dato prova di amare la sua Arte, tanto da desiderare trascinare non solo la Sicilia ma anche i siciliani nella sua avventura.
Angelo Faraci è altresì conosciuto per la partecipazione in serie televisive, film e programmi Tv come “I Fantasmi di Portopalo”, “Boris Giuliano”, “Rex”, “Il Giovane Montalbano” ma anche come opinionista ne “Il Mondo Insieme”, e per partecipazioni straordinarie con la redazione Forum di Canale 5, “E viva il Videobox”, “l’ORA Solare”. Si aggiungono, inoltre, la serie Tv “Vanina”, “Ciò che non ti ho Detto”, “Primadonna” e la collaborazione negli anni con nomi storici come Raffaela Carrà, Paola Saluzzi, Licia Colò, i 2 fratelli Fiorello, Richy Tognazzi, Simona Izzo, Giannini.
Dopo circa 15 minuti di intervista in cui Angelo è un fiume in piena di idee e progetti, la domanda più che legittima riguarda “Separati mai”, rientrante nei corti del Festival Internazionale del Film Corto “Tulipani di seta nera” aggiudicatosi il secondo posto su 66 finalisti.
E se l’Arte, quella vera, deve custodire un messaggio edificante, anche i film del Faraci ne custodiscono il messaggio chiave: in “Separati mai”, l’azione terapeutica e salvifica ricevuta dall’amato mondo animale riuscirà a guarire una giovane, vittima in giovane età di un doloroso trauma.
“Separati mai” segue i progetti di sua produzione, nati per Rai Cinema Channel, che hanno riscosso successo in Italia e all’Estero. Ricordiamo: Don’t Be Silent, Regenerate, Provvidenza, Pietrazita e l’ultimo Separati Mai che ancora ci stupirà come ci svela quest’ultimo.
“I traguardi conseguiti nel panorama nazionale negli ultimi anni, con protagonista la nostra Sicilia, – ha affermato Angelo Faraci- hanno fatto sì che mi affermassi non solo come interprete ma anche come regista e produttore esecutivo. I miei lavori sono stati accompagnati ogni volta dal buon valore aggiunto della sceneggiatura di mia mamma, Rosaria Lo Porto. I nostri progetti hanno visto la Sicilia incontaminata e scelta come protagonista indiscussa. Abbiamo lavorato insieme ad attori ed artisti siciliani che hanno mostrato predisposizione verso l’arte”.
L’intervista si conclude con uno
scoop d’eccezione: in cantiere vi è un film lungo e storico che ci attende. Ne sapremo di più prossimamente.
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