Gli interrogativi scaturiscono come fiumi in piena, ma dovrebbero straripare i provvedimenti, efficaci e pertinenti, da adottare una volta per tutte, per porre fine (perché si deve!) ad orrori di tal fatta.
LA POSTA DEL CUORE
A cura di Maria Pia Basso
Prendendo spunto dagli orrori perpetrati a Vicenza, a danno del bimbo disabile; a dispetto di ciò che si evince leggendo, ascoltando, parlando, viene da ricredersi sull’attenzione riservata ai bambini e, soprattutto, ai bimbi diversamente abili.
Il campanello d’allarme, l’ennesimo per la verità, suona in una scuola primaria in cui un piccolo viene leso nella dignità di essere umano, da parte di chi, indossando i panni dell’educatore, avrebbe dovuto rispettarne onore e reputazione, sentimenti e animo.
Gli interrogativi scaturiscono come fiumi in piena, ma dovrebbero straripare i provvedimenti, efficaci e pertinenti, da adottare una volta per tutte, per porre fine ( perché si deve!) ad orrori di tal fatta.
Il pensiero corre anche ai genitori di questi bimbi e alla sofferenza nel vedere i figli messi alla berlina, così indifesi, incapaci di qualsivoglia reazione.
Messi a nudo nella loro integrità di uomini.
Che squallore, che tenerezza, che brividi!
Chi ridarà il sorriso a questo bimbo e, come lui, a tutti quelli che, oltre a dover misurarsi con le difficoltà della loro condizione, devono imparare a difendersi da chi avrebbe dovuto combattere al loro fianco ogni battaglia per la salvaguardia di un sacrosanto diritto ad una vita dignitosa?
Chi ridarà la fiducia e la speranza alle mamme che quotidianamente dispensano amorevoli cure e pregano affinché i propri cuccioli non debbano mai trovarsi a tu per tu con la malvagità e la vigliaccheria?
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