LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi
INNAMORAMENTI
Sono ancora io, di me stesso ridestato martire, al viso tuo ancorato, come albero dalle radici salde che a te vorrebbe giungere, idolatra che le tue carni non ha mai sfiorate.
E questo spento entusiasmo che di porta in porta mi porto appresso vagando per casa con la santa bugia che il Natale e’ sacro, mi giova per accendere l’albero in attesa che il Bambino sulle mie spalle agisca rendendo come piuma del padre mio il peso.
DELLE ILLUSIONI
E’ per le mie scarpe se m’attardo a letto, che’ non si dica che le sciupi invano lungo il tragitto interrotto con metodo scientifico, il meglio del preciso cronometrico cominciamento incontro ad un sogno temendo il peso del risveglio.
NUOVO ANNO
Costantemente di fronte alle contrarie evidenze, le spi...
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