Attualità

INTERVISTA AD ANTONINA PANEBIANCO, COMPONENTE PROTEZIONE CIVILE DI ACIREALE

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Attualità

A cura di Maria Cristina Torrisi

Covid 19. La Città di Acireale ha dato il proprio contributo per far fronte all’emergenza da Coronavirus. Nel mese più clou, in cui è stato lanciato l’allarme pndemia, come si è attivata la Protezione Civile locale? Lo abbiamo chiesto ad Antonina Panebianco.

Antonietta Panebianco

Antonina Panebianco

D. Antonina, in merito all’ emergenza epidemiologica COVID 19, volendo fare un resocondo del periodo più difficile, qual è stato il vostro impegno?

R. Ad Acireale, gia’ dall’ 1 marzo, sono state attivate le Associazioni di volontariato di Protezione Civile presenti sul territorio comunale con in testa il Gruppo Comunale di P. C. Ogni giorno sono stati presenti nel Centro Operativo, sito in via Felice Paradiso 55 Acireale, circa 15 volontari impegnati dalle 9...

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LA RADIO

Alberto Sordi

Attualità

A cura di Antonino Leotta

In questi giorni di quarantena forzata, cogliamo -senza dubbio- un interesse centuplicato per i nuovi mezzi di comunicazione. I “social” ci offrono prepotentemente l’opportunità di “incontrarci” in tempo reale. Ma non dobbiamo dimenticare che la “madre” di ogni comunicazione nel settore si chiama “RADIO”.

La Radio

Non mi fermo su chi l’ha inventata. Già all’inizio della seconda metà del’800, il britannico Micheal Farraday scoprì un nuovo rapporto con i campi magnetici.
Dopo una serie di passaggi, il nostro GUGLIEMO MARCONI riuscì a sperimentare l’utilizzo delle onde elettromagnetiche e, il 2 giugno 1896, accompagnato dalla determinazione della madre, andò a Londra e ottenne il brevetto di invenzione.
La Radio, dunque, diede iniz...

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IL TESTO DELL’OMELIA DI PAPA FRANCESCO

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Attualità

A cura di Antonino Leotta
“Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti.

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Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti...

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SALVAGUARDARE IL BENESSERE IN STATO DI EMERGENZA

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Attualità

A cura di Federica Zanca
In uno stato di pandemia e di difficoltà a tutti i livelli, come quello che stiamo vivendo ora, è fondamentale mantenere l’equilibrio interiore, nonché il proprio ben- essere a tutti i livelli, fisico, mentale ed emozionale.

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Ecco alcuni piccoli suggerimenti
GESTIRE lo stress sviluppando la RESILIENZA: occorre adottare un atteggiamento costruttivo organizzandosi e restando sensibili e aperti alle diverse opportunità che la vita può offrire anche in situazioni negative. Con un atteggiamento resiliente saremo in grado di non alienare la nostra identità, utilizzando al massimo le nostre risorse interiori. Vedere, ad esempio, la casa come un rifugio piuttosto che una prigione potrebbe aiutare!
RISCOPRIRE le proprie risorse: provare a rilassarsi ed oz...

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QUELLI DELLA PRIMA LINEA

Analista

Attualita

A cura  di Antonino Leotta
Uno dei miei figli fa il medico. E sua moglie invece pure. Lavorano in ospedale. Sono in prima linea, dove si conoscono bene le persone che escono e non si sa cosa portano le persone che arrivano.

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Timidamente e raramente chiedo loro qualche punto di vista sulla situazione. Risposte generiche e appena accennate. Non è un semplice posto di lavoro il loro. E non è solo un lavoro. Forse, anche un lavoro. In ogni caso hanno scelto di prendersi “cura” degli altri. Non da impiegati ma da persone che si relazionano con altre persone.
Devo qui manifestare che ho un peso sullo stomaco che avrebbe bisogno della loro cura. Ma non chiedo di essere curato perché, con ogni probabilità, il mio si rivelerebbe un malore comune al paziente e al medico...

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