Attualità
A cura di R.B.
Colore, calore, confort ed accoglienza. Sono queste le caratteristiche offerte oggi dalla Comunità Alloggio “Dedalo”, in via Cavaliere 5 a Catania, gestita dalla Cooperativa Futura 89.
La comunità, che ospita 10 minori sottoposte a provvedimento del Tribunale per i minorenni di Catania, ha inaugurato nei giorni scorsi il restyling degli interni, realizzato grazie ad un “Progetto di responsabilità sociale” di IKEA. L’iter è stato avviato nel 2014 ed ha registrato anche un accurato sopralluogo da parte dell’architetto Stefania Mastroeni (presente anche Alessia Grasso, dell’ufficio sociale IKEA), che ha raccolto istanze e suggerimenti da parte delle stesse ragazze ospiti della struttura.
“La Comunità, grazie al progetto di responsabilità sociale IKEA di cui è stata destinataria -ha spiegato la responsabile, dott.ssa Liliana La Magna- è stata totalmente cambiata nell’aspetto, resa più bella e accogliente. L’estetica e la “bellezza” degli ambienti non sono un aspetto trascurabile, secondario, del percorso di accoglienza e di riparazione che la Comunità attua; ma, al contrario, parte integrante del compito di accoglienza da perseguire, poiché la “cura” della persona passa anche attraverso la “cura” degli spazi fisici che ospitano e accolgono, che contribuiscono a rendere lo spazio più familiare, quindi più accettabile, luogo di agio e non di disagio, dimensione familiare dove esperire una quotidianità che permetta di misurarsi con le piccole azioni di ogni giorno, capirne il “senso”, avviare percorsi di cambiamento e di ricostruzione/restituzione di dignità personale”.
Alla cerimonia di inaugurazione della “rinnovata” Comunità sono intervenuti, tra gli altri: Liliana Di Maria, presidente della Cooperativa Futura 89, Rosario Caffo, store manager del punto vendita Ikea di Catania; Francesca Pricoco, presidente del Tribunale per i minorenni di Catania; Angelo Villari, assessore all’Armonia sociale e al Welfare del Comune di Catania; Luciano Ventura, responsabile di Confcooperative Sicilia Orientale; Emiliano Abramo, responsabile Sicilia della Comunità S. Egidio; Grazia Liccardi, referente di Banca Prossima e Fabrizio Sigona, presidente del Consorzio Il Nodo.
I locali rinnovati sono stati benedetti da padre Franco Longhitano, da 40 anni parroco di S. Maria della Salute, accompagnato dal suo vice Gianluca Capello.
“Per noi è stato un grande piacere, oltre che un onore, poter dare una mano a chi si trova in difficoltà -ha spiegato in rappresentanza di Ikea il dott. Caffo-. Non è la prima volta che facciamo interventi di questa natura ed abbiamo anzi una presenza costante sul territorio, che ci vede lavorare con tante associazioni. Vedere oggi questi spazi riportati a nuova vita con i nostri mobili è per noi un grande motivo d’orgoglio”.
Il presidente del Tribunale, dott.ssa Pricoco, ha sottolineato: “La comunità familiare, la casa, è un luogo molto importante per i nostri minori. Non è soltanto il luogo sicuro ma anche quello delle relazioni, della famiglia mancante, degli affetti perduti o mai avuti. E’ quindi il luogo dove si realizza in concreto la cura delle persone e si può attuare la giustizia per quelle persone. Noi giudici, attraverso questi luoghi privilegiati di accoglienza, già da anni lavoriamo sul recupero e sul riconoscimento del diritto delle persone minorenni di crescere, essere protette, accompagnate, salvaguardate”.
L’assessore Villari ha quindi aggiunto: “Ringrazio la Cooperativa Futura 89 e il Consorzio Il Nodo che in questa città e in questa provincia si impegnano con grande passione nel recupero di tante persone che rischiano di essere perdute. L’amministrazione comunale, per l’impegno sociale che questi enti hanno, lavora spesso in sinergia e in convenzione con loro. Facciamo quindi squadra su una questione molto importante. Siamo contenti che oggi si inauguri questa struttura e siamo convinti che avrà una funzione davvero importante, non solo per le persone che vi saranno ospitate, ma anche per la città intera che deve avere questi esempi se vuole costruire una società migliore”.
“La solidarietà si sposa con il profit laddove il profit ha la sensibilità di fare qualcosa per gli altri -ha sottolineato il dott. Ventura, di Confcooperative Sicilia Orientale-. In questo progetto c’è un matrimonio perfetto tra questi due mondi che sembra non si parlino mai, e invece da un po’ di tempo hanno aumentato la loro frequentazione. La struttura è all’avanguardia, sia dal punto di vista della funzionalità che della capacità di integrare ragazze che sono sia native italiane che straniere. Una bella cosa fatta a Catania e che riguarda le nostre cooperative sociali”.
Soddisfatta anche la presidente della Cooperativa Futura 89, dott.ssa Sebastiana Di Maria: “Grazie ad Ikea abbiamo dato colore a questa casa. Siamo contenti anche perché sono stati tenuti in considerazione i gusti delle ragazze, così da creare quasi su misura un arredamento idoneo a loro. La struttura è così diventata ancora di più un “posto bello” da abitare, dove attraverso la cura degli ambienti e degli spazi fisici della casa, si continuano a perseguire i compiti di cura e di accoglienza”.
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