Recensioni ed Eventi/Teatro
A cura di Maria Cristina Torrisi
Foto di Santo Consoli
Un clima suggestivo ed un contesto d’incanto, atempore, sposante “antico e moderno”; abiti originali dai colori bizzarri e personaggi stravaganti e coinvolgenti che, con i loro ruoli magistralmente interpretati, si sono meritati gli applausi del pubblico intervenuto. Sono stati i preziosi elementi adoperati per portare in scena la commedia del drammaturgo inglese William Shakespeare “Le Allegre Comari di Windsor”.
Lo straordinario e fortunato spettacolo, colto e carico di una comicità sorprendente, diretto da Giovanni Anfuso, prodotto da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily, andato in replica in questi giorni, ha entusiasmato per la magia trasmessa e per il raffinato stile con cui la commedia è stata “narrata”. L’originalità in ogni particolare ha popolato le scene. A fare da sfondo alla rappresentazione il chiostro neogotico, illuminato da diverse cromie, dell’Istituto per Ciechi Ardizzone Gioeni di Catania, struttura progettata all’inizio del Novecento da Filadelfo Fichera e portata a termine dopo la sua morte dal figlio Francesco, anche lui architetto. Una scelta azzeccata per la rappresentazione che ha permesso allo spettatore di estraniarsi dalla realtà per invece immergersi in un contesto surreale, talmente amato da far nascere l’iniziativa, da parte dell’Associazione guide turistiche di Catania, del breve tour gratuito.
A tal proposito, così ha affermato Giovanni Anfuso nell’intervista rilasciata alla stampa: “Con Le allegre comari di Windsor abbiamo potuto sperimentare alcune delle nuove frontiere dello spettacolo dal vivo. Innanzitutto, come già accaduto con altri spettacoli prodotti da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily in luoghi straordinari come le Gole dell’Alcantara o le Cave del Gonfalone a Ragusa, valorizzando ed essendo valorizzati da un sito, in questo caso un chiostro neogotico, scenografia naturale per l’azione teatrale”.
Un valore aggiunto allo spettacolo è stato dato dall’audiodescrizione: “Un riuscitissimo esperimento – ha ancora affermato Anfuso – . Con la collaborazione della Stamperia Braille e del Consiglio regionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, grazie al lavoro dell’Onlus CulturAbile, leader in Italia nel settore dell’accessibilità, quel che accadeva sul palcoscenico – azioni, movimenti, costumi, ammiccamenti persino – veniva descritto minuziosamente in cuffia nei momenti dello spettacolo privi di dialogo. Ecco: insieme al linguaggio dei segni per i sordomuti, che ho sperimentato in passato in altri miei lavori, l’audiodescrizione rappresenta per il teatro un importante momento di condivisione con tutti i potenziali fruitori di uno spettacolo. E speriamo che tutti i teatri siciliani possano fruirne presto”.
Riguardo agli interpreti – che hanno dato il loro contributo fatto di passione e amore per il teatro, così come affermato da Angelo D’Agosta, in scena Shakespeare -, si riportano i nomi in ordine alfabetico: Angelo D’Agosta, Valentina Ferrante, Barbara Gallo, Plinio Milazzo, Luigi Nicotra, Salvo Piro, Liliana Randi, Davide Sbrogiò, Pietro Casano, Gabriele D’Astoli, Corrado Drago, Luciano Fioretto, Giulia Messina, Davide Pandolfo, Francesco Rizzo, Fabrizio Scuderi, Mattia Valenti.
LE INTERVISTE
Social Profiles