RECENSIONI ED EVENTI
https://youtube.com/shorts/01PeAZyamZs?feature=share
L’INTERVISTA DI MARIA CRISTINA TORRISI
“Canto di Primavera” è la nuova fatica letteraria dello scrittore Paolo Sidoti. Un romanzo coinvolgente. Che entra nell’animo.
Ospite di Nuove Edizioni Bohémien, l’autore si racconta in una intervista:
1. Paolo, da dove nasce l’idea del volume?
– Sono conosciuto prevalentemente come uno scrittore di thriller e gialli. Ma credo di potere affrontare generi diversi, come ho già fatto nel mio penultimo libro “Voci nel silenzio”, dodici racconti ognuno di genere differente. Così qualche anno fa ho cominciato a lavorare su una particolare storia d’amore. L’ambientazione doveva essere la Toscana ma in particolare Firenze, il protagonista un attore. Volevo che nel romanzo, in cui il protagonista è un uomo, venisse esplorato il sentimento sotto il profilo femminile. Le altre protagoniste del romanzo, Eleonora e Cristina, hanno
avuto questo compito. E’ venuto fuori un romanzo corale. L’ennesima sfida che ogni scrittore si pone davanti alle pagine inesorabilmente bianche.
2 Il significato del titolo
– Canto di Primavera è una magnifica metafora. Nella nostra esistenza tutti aspettiamo che esploda la Primavera dentro di noi, intesa come una condizione dell’animo umano, che cancelli il freddo e le malinconie dell’inverno della vita a favore del desiderio di rinascita. Per Folco, il protagonista del romanzo, la primavera non arriverà mai.
Tutti i pensieri di una vita intera, scritti in un diario, diverranno un magnifico canto.
Il titolo collega il romanzo a Firenze e l’omonimo quadro del Botticelli. La copertina rappresenta un particolare del quadro. Questo è il prologo del romanzo:
“Ho vissuto i giorni, gli anni e tutte le stagioni con il mio canto da cicala.
Tra queste pagine sono sbocciati e poi appassiti i fiori profumati che non ho colto mai. Tra queste pagine sono apparsi gli arcobaleni più belli che avrei voluto vedere con i tuoi occhi. Ho affidato questo canto alla voce degli angeli nella speranza che
possa giungere fino a te”.
3 Quanto è importante emozionare attraverso la comunicazione in versi o attraverso la prosa?
– Penso che oltre alle competenze tecnico-linguistiche, trasmettere emozioni doni una marcia in più alla propria opera. Questo accade in qualsiasi forma d’arte. A differenza
dei miei lavori precedenti, in questo libro ho voluto utilizzare un linguaggio semplice e diretto affinché arrivasse dritto al cuore dei lettori. Ho voluto affrontare un sentimento assai complesso come l’amore, utilizzando un linguaggio essenziale, scevro di virtuosismi e acrobazie linguistiche.
4 Quale messaggio ha voluto dare ai suoi lettori?
-Dentro ogni persona, così come i personaggi dei romanzi, ci sono storie che non sono scritte nelle carte d’identità, nei curriculum e in nessun altro documento personale, tocca agli scrittori raccontarle, altrimenti andrebbero perdute per sempre, come fogli di carta spazzati via dal vento.
In una realtà sempre più tecnologica e anaffettiva, questo romanzo sarebbe un po’ in controtendenza, ma dal riscontro che sto ricevendo da parte dei lettori, ho la sensazione che c’è in atto una forte inversione di tendenza, riscontrabile consultando le classifiche dei libri più venduti in questo periodo che parlano d’amore.
5 A parte il consenso che sta ricevendo, perché dovremmo leggere questo suo quinto libro?
– Chi legge è come se vivesse molte vite. In questo romanzo s’incontrano senza scontrarsi, personalità e mondi molto diversi tra loro. Si raccontano senza prepotenza, ma cercando di capirsi fino a mescolarsi.
Il protagonista è un attore, durante la sua carriera ha incontrato i maggiori esponenti della cultura del suo tempo.
Vengono citati un centinaio di eventi e personaggi noti della cultura e della politica, che nell’arco di cinquant’anni hanno lasciato un segno nel nostro paese.
E’ la testimonianza di un passato da non dimenticare e da rileggere per capire meglio la società di oggi. Vengono elencati tanti episodi che hanno segnato il nostro paese (omicidio di Aldo Moro, le dichiarazioni del pentito di mafia Tommaso Buscetta, assassinio Pasolini, alluvione di Firenze ecc. ecc.).
6 Tende a precisare che non è un romanzo rosa, ma racconta una storia d’amore. Quali sono gli altri elementi narrativi del libro?
– Questo romanzo parla di sentimenti, di un difficile rapporto madre e figlia, parla di teatro, di cinema, di televisione, di femminismo, della nobile arte del pugilato, dei disturbi e dei disagi legati al male di vivere per la depressione. In particolare è dedicato a tutti gli attori, le attrici e i registi del passato, oggi dimenticati dal pubblico. Sono loro che attraverso la cultura hanno fatto sentire unito questo paese.
E’ dedicato anche a tutti i teatri e i cinema che oggi non esistono più. Sotto il loro tetto hanno fatto crescere, sognare e innamorare milioni di spettatori.
7 Una frase per definire “Canto di Primavera”.
– L’amore non è una scienza esatta. Forse è più una misteriosa religione, solo pochi hanno il dono della fede. Non è amore se non diventi qualcos’altro o un’altra persona.
Social Profiles