Recensioni ed Eventi
A cura di Antonino Leotta
Il LICEO “REGINA ELENA” di Acireale è stato il terzo Istituto a esibirsi nel Festival del Teatro Scolastico “CHI E’ DI SCENA” organizzato dal Comune di Acireale. L’opera presentata porta il titolo “CALYPSO” ed è stata ideata e scritta dal Prof. Orazio Caruso, un insegnante dello stesso Istituto.
La Dea Calipso, come descritto nel V libro dell’Odissea, ormai da sette anni, trattiene sull’Isola Ulisse reduce della guerra di Troia. L’Olimpo degli Dei decide di lasciar partire Ulisse per continuare il suo viaggio verso Itaca. Quando Ermes comunica alla bellissima Dea la decisione suprema, Calipso così reagisce:
“ Inorridì Calipso, e, con alate parole rispondendo: Ah, Numi ingiusti, sclamò, che invidia non più intesa è questa, che se una Dea con maritale amplesso si
congiunge a un mortal, voi nol soffrite?” (Odissea, V, 150-155)
Calipso finisce per accettare il volere degli Dei. Ma è fortemente drammatico il conflitto che la tormenta: sta per perdere l’intesa, l’amore e la vicinanza con questo eroe che à deciso a tornare agli affetti della moglie Penelope. Sta per concludersi una intensa relazione, annullando così sette anni di convivenza fatti di momenti indimenticabili.
Calipso, dunque, ferita nei suoi sentimenti, si accorge che gli stessi Dei hanno decretato la fine di un rapporto. Non si rassegna, tuttavia, e fa ancora appello alla responsabilità di una libertà di scelta da parte di Ulisse:
“O di Laerte figlio divin, molto ingegnoso Ulisse, così tu parti adunque, e alla nativa terra e alle case de’ tuoi padri vai? Va, poiché sì t’aggrada, e va felice.
Ma se tu scorger col pensier potessi per quanti affanni ti comanda il fato prima passar …
questa casa con me sempre vorresti custodir, ne son certa, e immortal vita da Calipso accettar…” (Odissea, V, 257-267)
In Ovidio possiamo riscontare l’altra faccia della medaglia. Nelle sue Heorides, troviamo una raccolta di lettere poetiche che vengono scritte da alcune donne greche. Qualcuno le ha definite “poesie del lamento”. Si tratta, infatti, di donne abbandonate dal marito. Penelope scriverà, quindi, a Ulisse: “…Mentre sono in preda a sciocchi timori, tu puoi essere preso dall’amore per una straniera. Tale è l’indole vogliosa di voi uomini! Forse racconti a lei anche quanto è zotica tua moglie, buona soltanto a cardare la lana. Possa io ingannarmi. E questo sospetto svanisca nell’aria leggera, e non avvenga che tu, libero di tornare, voglia restare lontano”.
La svolta che avviene nella rappresentazione proposta dai ragazzi del Regina Elena è la condizione di Calypso che dichiara di portare un figlio in grembo. Così, Calipso non sarà più “un’isola” nell’isola. Come lei stessa dice nel testo messo in scena dagli alunni: “..Poi lui se n’è andato. Ma mi ha lasciato un germoglio!”.
Come una comune madre, Calypso non si sentirà più sola e, perciò, aprirà un dolce dialogo col figlio che porta in sé: …”Ti racconterò la storia delle stelle…..E tuo padre? Tuo padre è il più famoso eroe di tutti i tempi ed anche un grande incantatore. Con me non aveva segreti. Ogni sera mi raccontava un’avventura… Ti saresti divertito pure tu ad ascoltarle le sue storie.. Mi ha insegnato l’amore..”.
La vicenda si rivela, per diversi aspetti, di grande attualità. Anzi, è una storia che può appartenere ad ogni tempo. Certamente ogni tuffo nel mondo classico ci fa scoprire i più reconditi segreti dell’animo umano. E, ad ogni intrecciarsi di persone e fatti nel mito e nella storia, mostra i segni indelebili di un percorso dell’umanità. Con momenti e avvenimenti che continuano a ripetersi.
Perciò la scuola non li lascia scorrere invano.
Rimandando alla serata finale di domenica 28 maggio le decisioni della giuria sulle rappresentazioni in concorso, riporto qui i nomi di alunni e docenti che hanno realizzato l’odierna opera:
CALYPSO: Alice Balsamo
OUTIS (Odisseo o Ulisse): Federico Ariosto
NUNZIO 1: Mirko Cerutti
NUNZIO 2: Leandro Monaco
ZEUS: Simone Sciacca
DIO 1: Vito Grasso
DIO 2: Sebastiano Grasso
CORO: Ettore Greco, Helena Russo, Alice Musumeci, Sofia Messina, Sabrina Belfiore,
Graziana Toscano, Martina Bruno, Mariapia Messina, Veronica Chinellato,
Simona Menza.
SORELLE: Agata Zappalà, Martina Indelicato, Mariasophia Bonafede, Claudia La
Porta, Martina Puglisi, Guendalina Leotta, Rosaria Pignatelli.
Composizione ed esecuzione delle musiche originali: Vittorio Randazzo, Giulia Strano, Miriam Tudisco, Salvatore Di Salvo.
Tecnico del suono e delle luci: Sebastiano Finocchiaro
Scenografia e costumi: TesteToste
Regia: Yvonne Guglielmino e Orazio Caruso
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