BENESSERE
A cura di Federica Zanca
Sinapis arvensis ossia senape selvatica
E’ una pianta erbacea alta fino a 60 centimetri, molto diffusa nei terreni incolti, dove prospera tra le macerie; ha steli eretti e ramificati e fiori di un colore giallo brillante raccolti in grappoli, che fioriscono da maggio a luglio.
Simbolicamente l’ambiente nel quale cresce suggerisce la sua qualità fondamentale, cioè la capacità di recuperare le esperienze del passato, le macerie, appunto, per crescere. Il suo colore giallo rappresenta le proprietà di mentalizzare l’esperienza, cioè di portare alla coscienza le emozioni, trasformandole, intuizioni utili per fare scelte giuste al momento giusto.
Il tipo Mustard durante la giovinezza vive una sorta di ripiegamento narcisistico della personalità, quel momento in cui l’adolescente, dopo la pirotecnica fase Heather si chiude in se stesso, si isola, procede nel mondo come un giovane Amleto, accompagnato da una nuvola nera che pare stazionare permanentemente nella sua testa senza che se ne veda la ragione e senza far luce sul reale motivo, insensibile a tutti i tentativi di distoglierlo dalla sua fase depressiva.
Da adulto, Mustard vive uno stato di profonda malinconia che compare a tratti, inspiegabilmente e che offusca la gioia di vivere senza motivo alcuno, come se, all’improvviso, qualcuno girasse un interruttore, facendo scomparire il sole.
La persona si sente in una costante condizione di lutto, di perdita, prigioniera della sua tristezza e, qualunque argomentazione ragionevole non ha alcun potere di modificare tale situazione.
Uno stadio estremo di Mustard è paragonabile al primo grado della depressione endogena, la quale si manifesta gradualmente e senza una causa immediatamente riconoscibile. Alcuni sintomi che accompagnano e caratterizzano questa fase sono i movimenti rallentati, la debolezza e la riduzione della facoltà di percezione.
Il rimedio sopra descritto scioglie le emozioni irrisolte, facendole scaricare attraverso il pianto. Il primo sintomo della funzione positiva del fiore di Bach Mustard è, infatti, un pianto liberatorio e irrefrenabile, che nasce proprio dal profondo, di solito in parallelo ad un aumento dell’attività onirica, cioè bisogno di dormire profondamente, in quanto bisogno di rilassamento per lasciare andare, fluire.
Molte persone che lo assumono, a questo punto, sospendono l’assunzione del fiore di Bach in questione ritenendo a torto che possa causare un peggioramento della depressione, cosa che, invece, assolutamente non è.
Occorre per contro, perseverare perché, una volta sciolte e alleggerite tutte le emozioni, il pianto disperato lascia spazio alla gioia di vivere e la personalità narcisistica prima presente viene annullata lasciando spazio all’evoluzione personale dell’individuo.
OAK…fiore di Bach
Quercus robus ossia quercia
Albero longevo a foglie caduche alto fino a 25 metri dal tronco massiccio e con corteccia rugosa.
La solidità e la robustezza di questa pianta la rendono proverbiale. Il fiori bruni con lo stigma rosso rappresentano forza e tenacia realizzativa.
Oak è persona affidabile e responsabile con un profondo senso del dovere; si assume anche compiti che non gli competono e non molla mai, va sempre avanti! Se si ammala è impaziente perché detesta essere improduttivo. Infatti, gli individui Oak non si risparmiano in nulla: sostengono la famiglia se è in crisi, sono a disposizione di tutti anche se poi questa loro dedizione non viene riconosciuta.
Non vogliono far trasparire il loro lato debole, hanno pensieri nobili e amano aiutare gli altri; non sopportano di non poter onorare i loro impegni. Il senso del dovere spinto all’estremo è anche un alibi che oscura la voglia di rimanere legato ad un atteggiamento mentale Impatiens, legato alla incapacità di lasciarsi andare e di rallentare, ascoltando le esigenze del corpo.
Il fiore aiuta a rilassarsi vivendo serenamente il senso del dovere, recuperando il piacere di divertirsi e la consapevolezza del proprio corpo.
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