BENESSERE
A cura di Federica Zanca
Genziana amarella: genziana autunnale
E’ un’erba perenne a fusto eretto che cresce in luoghi difficili, aridi e scoscesi, esposti a forti escursioni termiche. I fiori tubolari, molto allungati, di colore blu intenso, sono disposti a due a due lungo il fusto, per finire nel vertice con un unico fiore. Fioriscono tra agosto e ottobre. Le foglie appuntite e lanceolate, sono aderenti al fusto, come per proteggerlo. In fitoterapia, questa pianta è nota per le sue proprietà disintossicanti e stimolanti e per il sapore molto amaro.
Simbolicamente un lungo gambo che alterna fiori di colore blu intenso con foglie appuntite e lanceolate dalla posizione e forma che rimandano al problema chiave del soggetto Gentian: la difesa.
Gentian si difende perché è diffidente; d’altra parte, questo fiore vive in luoghi difficili, freddi, aridi e scoscesi. Il suo colore suggerisce sensibilità psichica e creatività spirituale.
Il fiore cresce in un luogo dove sopravvivere è difficoltoso, pertanto sviluppa un atteggiamento che gli impedisce di aprirsi all’esterno, di abbandonarsi, che lo richiude in uno scetticismo apatico chiamato depressione, uno scetticismo così amaro proprio come il succo che si ricava dalla pianta.
Secondo una leggenda indiana, questa pianta è in grado di resistere a ogni veleno; il tipo Gentian è quindi in grado di sopravvivere a tutto, all’ambiente difficile in cui vive, così come agli attacchi “velenosi” del mondo.
Razionale e scettico, si protegge con queste due armi dal mondo circostante facendo della razionalità e dello scetticismo il suo scudo; si aspetta sempre il peggio, anche perché gli è capitato di tutto e il suo atteggiamento negativo lo porta a quelle profezie autoavverantesi!
L’abitudine a reagire, a difendersi, unite alla sua forza psichica, finiscono per sviluppare in lui una mente troppo forte, una diffidenza aprioristica che non gli permette di fidarsi degli altri e che lo porta a uno stato di sfiducia, ovvero di depressione reattiva, così chiamata come risposta a esperienze dolorose.
Tale depressione crea una cappa oscura che nasconde le cose belle della vita, e poiché tutto sembra andare storto, la persona si sente maltrattata dal destino e reagisce con lo stato Willow.
Sul versante fisico Gentian sarà accompagnato da disturbi del sonno, della digestione, da un generale rallentamento di tutti i processi vitali dell’organismo. La difficoltà a digerire le esperienze di sofferenza si esprime attraverso disturbi come la gastrite, in cui la presenza dell’elemento fuoco evidenziata dal bruciore indica un’aggressività che Gentian rivolge a se stesso.
Uno stato Gentian negativo si struttura spesso come risultato di un’infanzia difficile, ma anche in seguito a lunghe malattie, problemi famigliari, affettivi o professionali che perdurano nel tempo.
Il rimedio floreale Gentian agisce sul quinto chakra, che governa la gola, la tiroide, il sistema respiratorio e le mani, ovvero la creatività nel concreto, il prahna, restituendo alla persona la creatività mentale.
GORSE…fiore di Bach
Gorse…Ulex europaeus …Ginestrone
Arbusto spinoso che cresce spontaneamente nei luoghi incolti e assolati, formando fitte siepi lungo le strade, sulle colline e al margine dei boschi, con una straordinaria capacità adattativa. I fiori gialli, numerosissimi, crescono su tutto il fusto in ordine sparso tra febbraio e giugno.
I fiori di colore giallo dorato testimoniano la sua qualità fortemente energetica a livello fisico e mentale, così come le sue spine denotano capacità di lottare.
Il tipo Gorse nello stato negativo ha sofferto o soffre di una malattia cronica o di una patologia grave, come il cancro, trattate con terapie che non sembrano funzionare; in questi casi si perde la speranza di guarire, di uscire dal tunnel nero in cui si è sprofondati. Ma non solo le malattie possono portare alla disperazione. Anche un periodo di travagli personali sul lavoro, in famiglia o nello studio, di cui non si vide la fine può causare uno stato Gorse.
Poiché niente va come si desidera, la personalità si arrende interiormente senza riflettere sulle radici dell’accaduto e quindi sulla sua logica necessità. Gorse deve, pertanto, imparare a osservare gli eventi considerati negativi, per far crescere nuova forza e speranza, riconoscendo che la “vera guarigione” e il vero star bene possono provenire solo dalla propria interiorità.
Il rimedio floreale Gorse riaccende la fiaccola della speranza e fa intravvedere la luce in fondo al tunnel, aiutando il soggetto a riprendere fiducia in se stesso e nella sua possibilità di riuscire.
E’ il rimedio dell’abbattimento totale che prende le persone quando da troppo tempo lottano contro le avversità.
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