SALUTE E BENESSERE
A cura di Federica Zanca
Clematis vitalba: clematide
Pianta rampicante perenne legnosa, cresce sui terreni calcarei, nelle macchie e nei boschi e sui pendii. Il fusto può raggiungere i dodici metri di altezza; fiorisce da luglio a settembre e ha fiori molto profumati, color panna. In autunno i lunghi pistilli diventano argentei, da sembrare i capelli di un anziano!
Questo rampicante così particolare vive tutto nella parte alta, la testa; il piede è insignificante e prospera all’ombra. Da qui si dipartono lunghe liane sottili che si lanciano verso l’alto, aggrappandosi a qualunque cosa. E’ detta la pianta dei “voli pindarici” tanto che a livello simbolico rappresenta la capacità creativa allo stato puro, quella qualità che permette di elevarsi al di sopra delle cose materiali, di usare l’immaginazione per creare nuove realtà. Il problema è la relazione con la terra, il suo radicamento poiché è molto fragile e si spezza facilmente. Una volta fiorita in alto, la pianta inaridisce.
Nello stato negativo Clematis si rifugia nel suo mondo fantastico, scappando da una vita che gli appare piatta e banale; spesso sviluppa tendenze mistiche, ossessioni religiose o pseudo-esoteriche.
Distratto, assonnato, ritardatario, smemorato, cagionevole di salute: questo è un alibi valido per restare a letto a crogiolarsi indisturbato nei suoi sogni. I bimbi Clematis sono sognatori, intelligenti, sensibili e solitari. Molto curiosi e bravi nelle materie artistiche, per il resto appaiono distratti e poco brillanti. Un insegnante superficiale consiglia che dovrebbe essere più stimolato. Ma…è assolutamente un errore, poiché il soggetto Clematis tanto più viene obbligato a restare con i piedi per terra, tanto più farà ostruzionismo per rifugiarsi nel suo mondo di fantasia.
Somatizza con disturbi alla vista e all’udito, disturbi che indicano il suo distacco dal mondo esterno, con disturbi circolatori indice che il collegamento alto-basso è interrotto.
Nei casi estremi potrebbe esserci una resa totale dei sensi attraverso il collasso che gli consente di rifugiarsi nell’incoscienza. Altri sintomi frequenti sono la pressione bassa con testa vuota e leggera, assenza di concentrazione, fiacca, tutti aspetti che corrispondono al suo naturale modo di essere.
Se il sangue simbolicamente è la sede delle emozioni più profonde e rappresenta la carica vitale dell’individuo, l’ipotensione esprime la debolezza, l’evanescenza che caratterizzano Clematis, sempre pronto a fuggire la realtà per paura di esserne travolto.
Il rimedio floreale ricollega i piedi alla testa, ripristinando così il flusso energetico tra il primo chakra, la radice e il settimo chakra che governa il sistema nervoso centrale, la testa, i capelli, la ghiandola pineale. Entra anche nella composizione del Rescue Remedy che contrasta la tendenza ad obnubilare la coscienza ed è un valido aiuto in caso di svenimento o collasso perché riporta la coscienza nel corpo.
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