ARRIVA A CATANIA “IO, MAI NIENTE CON NESSUNO AVEVO FATTO”

A cura di R.B.

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In occasione della Rassegna “Altre Scene” si terrà, nei due giorni del 10  (alle 20) e 11 novembre 2013 (alle 21), nel Centro Culture Contemporanee “Zo” di Catania, l’opera teatrale “Io, mai niente con nessuno avevo fatto”.

Vincitrice del “Roma Fringe Festival 2013” con i premi speciali: “Miglior Drammaturgia” a Joele Anastasi e
“Miglior Attore” ad Enrico Sortino, in programma ad Agosto 2014 al “New York Fringe Festival” in rappresentanza italiana, la produzione è del Vuccirìa Teatro, con Joele Anastasi, Enrico Sortino, Federica Carrubba Toscano.

L’opera ha anche vinto al concorso “I monologhi dell’Ambra”, Teatro Ambra alla Garbatella-Roma. E’ tra i tre Vincitori di “Autori nel cassetto, Attori sul comò” del Teatro Lo Spazio di Roma. Terzo Classificato al “Potenza Teatro Festival”, Teatro Stabile di Potenza e finalista al Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro – Udine.

Per ciò che riguarda il contesto, è uno spaccato verista della Sicilia a fine anni ’80. Un amore, un sogno e l’ingenuità di vivere una, nessuna e centomila maschere in una realtà nuda e cruda caratterizzano lo scenario in cui si infrange la storia dei protagonisti.

Giovanni è l’incarnazione dell’ingenuità e della passione allo stato puro, dell’innocenza che supera qualsiasi barriera della conoscenza e dell’ignoranza. Egli rappresenta la forza e il coraggio di chi non riesce a vedere il mondo se non come uno spartito di note da danzare. La sua anima, che dice tutto quello che gli viene in mente, è caratterizzata dall’istintività e dalla voglia di vivere nonostante la scoperta della malattia. L’universo in cui gravitano i tre personaggi è quello del sud, un universo popolare e particolare che amplifica il dramma vissuto dai protagonisti. Uno scenario fatto di brutalità e d’istinto, dove niente è guidato dalla mente se non dall’impulso del corpo. Qui la violenza si scontra con l’ingenuità dei ragazzi in un mare di aggressività, dove Rosaria, cugina di Giovanni rappresenta una figura complementare per la sua vita: sorella, fidanzata, madre e figlia. Nella vicenda raccontata attraverso l’espressività del teatro, c’è spazio sia per l’amore che per la rivalsa, ma tutto ha un prezzo da pagare. Giovanni sconterà tutto questo nell’unico suo grande amore, Giuseppe, un insegnante di danza. Giovanni, attraverso i suoi occhi ambigui e violenti, sarà l’unico capace di sopportare questo peso senza sentirne addosso la benché minima pressione, riscattandosi attraverso i corpi e le anime dilaniate di Rosaria e Giuseppe. I tre protagonisti però non si incontreranno mai, vivranno uniti solo nel ricordo, nella maledizione, nel tentativo sia di ricordare sia di dimenticare.

aiuto-regia
Nicole Calligaris
costumi
Giulio Villaggio
foto
Dalila Romeo
Video
Davide Maria Marucci / Giuseppe Cardaci / Elia Bei
ufficio stampa
Le Staffette
distribuzione
Razmataz