Recensione /Eventi: “Sleepless / Il Giustiziere”
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “Sleepless/ Il Giustiziere” è: Di pomeriggio (Con Riserva)
“Sleepless/ Il Giustiere” è un film del 2017 diretto da Baran Bo Odar, scritto da Andrea Berloff, basato sul film “Nuit Blanche”, scritto da Frèdèeric Jardin, Nicolas Saada e Oliver Douyèere, con : Jamie Foxx, Michelle Monaghan, Dermot Mulroney, Gabrielle Union, Scoot McNairy, T.I., David Harbour.
È possibile realizzare un noir ispirandosi a pellicole del tipo “Una Notte da Leoni” Paura e Delirio a Las Vegas”?
I puristi del noir ovviamente risponderanno negativamente con forza, pronti anche scoccare una querela per lesa maestà.
Ebbene, cari lettori, Baran Bo Odar e lo sceneggiatore Andrea Berloff hanno voluto sfidare questo dogma, volendo scrivere le regole del noir con il film “Sleepless” che la distribuzione italiana Notorius ha modificato, a mio avviso in modo fuorviante, con il titolo “Il Giustiziere”.
Il film si apre con una fulminante e drammatica sparatoria nella notte di Las Vegas tra criminali per un carico di droga, finita in un bagno di sangue.
Uno dei criminali è Vincent Downs (Jamie Fox) che nella scena successiva scopriamo essere un poliziotto come lo è il suo complice nella sparatoria.
Lo spettatore pensa di trovarsi di fronte al classico plot narrativo in cui dovrebbe aspettarsi il duello tra il poliziotto corrotto e la detective bella e onesta di nome Jane Bryant (Monaghan) determinata a scovare il marcio nella polizia.
La prima vera sorpresa drammaturgica arriva invece quando il figlio quattordicenne di Downs è rapito da Gregory Rubino(Mulroney), proprietario di un lussuoso casinò e socio d’affari dello spietato Novak, promettendo di liberarlo solo dopo la restituzione della cocaina. Vincent inizierà così una corsa contro il tempo per salvarlo.
Ha così inizio una notte fatta di colpi di scena, sparatorie, fughe e doppio gioco in cui è sottile il confine tra i buoni e cattivi.
“Sleepless” è un noir intenso, adrenalinico, che punta più sulle immagini che sul dialogo o su una sceneggiatura abbastanza lineare, semplice, povera.
È un film che sebbene punti su ritmo frenetico fin dall’inizio, la storia convince e soprattutto avvolge il pubblico solamente in parte.
Non è sufficiente fare rumore e mettere in scena azioni e lotte con lo spettacolare scenario di un casino per rendere la pellicola incisiva, forte e d’impatto.
Jamie Fox ha un ruolo atipico rispetto a precedenti ruoli della sua importante e poliedrica carriera, mettendoci cuore, passione e molto fisico per rendere credibile il suo personaggio. Una performance intensa, vibrante, ma solo in parte capace di bucare lo schermo e far scattare l’empatia con il pubblico.
I cattivi alias Dermot Mulroney e Scott Mc Nairy risultano più credibili e convincenti nei rispettivi ruoli, dando un buon contributo di personalità e di talento nella riuscita del film.
Il finale aperto fa intendere allo spettatore che potrebbero essere altre puntate di “Sleeplees” e l’augurio che in futuro ci possa essere maggiore e croccante arrosto oltre una bella e rumorosa presentazione del piatto.
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