Recensioni ed Eventi / Cinema
A cura di Vittorio De Agrò
Tipologia biglietto: 1) Neanche regalato 2) Omaggio 3) di pomeriggio 4) Ridotto 5) Sempre
Il biglietto d’acquistare per “Ritorno alla vita” è : 1) Neanche regalato
“Ritorno alla vita” è un film del 2015 diretto da Wim Wenders, scritto da Bjørn Olaf Johannessen, con : James Franco, Rachel McAdams, Charlotte Gainsbourg, Peter Stormare, Robert Naylor, Marie-Josée Croze.
Fare lo scrittore è nello stesso tempo il mestiere più difficile e gratificante che ci sia. Grazie alla tua fantasia e creatività puoi diventare ricco e famoso oppure essere condannato a una vita di stenti e recriminazioni se nessuno ti legge.
Qualunque scrittore è ossessionato dall’idea giusta che possa fargli scrivere il romanzo della vita.
A volte però è la vita stessa a darti la giusta ispirazione anche se in modo tragico.
Questo è quanto capita al giovane e ombroso scrittore Thomas(Franco) in crisi creativa e amorosa con l’amorevole fidanzata Sara(Mc Adams) quando una sera durante una brutta nevicata ha un drammatico e sfortunato incidente con l’auto investendo un slitta con due bambini sopra.
Solo uno dei due, purtroppo, si salverà e tale luttuoso evento condizionerà per sempre la vita di Thomas e di Kate( Gainsbourg) madre del bimbo morto.
Lo scrittore schiacciato dai sensi di colpa arriva a sfiorare il gesto estremo, ma una volta superata la fase critica sente il bisogno di mettersi a disposizione di Kate e del figlio Cristopher (Naylor) sopravvissuto all’incidente
Lo shock e il trauma patiti paradossalmente scuotano la creatività di Thomas facendoli scrivere dopo dei romanzi più intensi e di livello migliore procurandogli fama e popolarità
Un film che racconta l’evolversi della vita di Thomas per dodici anni dopo l’incidente e di come la sua vita sia cambiata e di come abbia scelto di lasciare Sara e invece di costruire una famiglia con la sua editor Ann (Croze) e la figlia anni dopo.
Se l’idea di base poteva essere interessante di come il dolore e una tragedia possano essere “l’humus” per una ripartenza di vita poi l’autore nello sviluppo narrativo fa evaporare questa essenza facendo diventare la storia un monotono resoconto di fatti e azioni privi di sussulti emotivi e di ritmo che lo spettatore segue con fatica tra uno sbadiglio e l’altro.
Non esiste un vero filo rosso narrativo che possa lo spettatore possa seguire per comprendere cosa autore e regista vogliano veramente raccontarci. Una scrittura poco chiara e fluida che impedisce di cogliere le diverse e complesse sfumature e rimandi del film.
La stessa regia di Wenders convince poco non aiutando ad velocizzare una storia pesante e compassata con un montaggio poco efficace. Se il nome del regista non fosse Wim Wenders, potremmo dire senza remore di aver assistito a una regia presuntuosa senza averne dimostrato alcun vero merito.
Il cast se visivamente bello e sulla carta di ottimo talento appare in scena svogliato e privo di mordente senza regalare alcuna emozione o pathos alla spettatore. Perfomance anonime e noiose anche se è difficile capire dove inizino le loro mancanze e quanto i limiti del testo.
Un finale che vorrebbe essere positivo e di speranza, ma in vero si rivela comico se non grottesco dando allo spettatore la certezza che può finalmente ritornare all’aria aperta dopo due ore di un irritante nulla artistico
Social Profiles