Recensioni / Eventi: Passengers
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “Passengers” è: Di pomeriggio (Con Riserva).
“Passengers” è un film del 2016 diretto da Morten Tyldum, scritto da Jon Spaihts, con : Chris Pratt, Jennifer Lawrence, Michael Sheen, Laurence Fishburne.
La solitudine può essere nello stesso tempo uno stato dell’anima e una condizione temporale e fisica che può portare un individuo a compiere scelte estreme e discutibili.
Si può essere soli e infelici quanto sulla Terra quanto si è in viaggio nell’immensità dell’universo. Quest’ultimo in un futuro prossimo magari rappresenterà l’opportunità per farsi una nuova vita in un nuovo e inesplorato pianeta.
Un giorno forse si organizzeranno viaggi interspaziali dove i passeggeri saranno ibernati per 120 anni prima di raggiungere la destinazione desiderata
“Passengers” prevede e anticipa questo futuro per l’umanità proiettando lo spettatore all’interno dell’astronave Starship Avalon che sta effettuando un viaggio interstellare di 120 anni diretta alla colonia Homestead II con a bordo 5.259 persone sottoposte a sonno criogenico. A causa di un’improvvisa collisione con un meteorite, la capsula in cui dorme il passeggero Jim (Pratt) subisce un guasto, svegliandolo dalla sua ibernazione 90 anni prima dell’arrivo.
Jim si ritrova solo nell’immensa astronave in compagnia solamente del saggio barista androide Arthur (Sheen), provando senza fortuna in ogni modo a riprendere il suo stato di ibernazione. Trascorso un intero anno in solitudine, Jim disperato e senza speranze medita il gesto estremo quando però nota la novella “Bella Addormentata” dello spazio ,che scopre dai registri chiamarsi Aurora(Lawrence), anche lei passeggera e desiderosa di cambiare vita.
Jim vedendo solamente i video di Aurora, sente che la ragazza possa essere la sua anima gemella e decide in maniera egoistica di “risvegliarla” consapevole di condannarla al suo stesso tragico e amaro destino.
La struttura narrativa di “Passengers” può essere, se volete, suddivisa in tre mini atti di diverso genere cinematografico
La prima parte rievoca in toni più drammatici alcune pellicole celebri degli ultimi anni come “Gravity” di Alfonso Cuaron e “The Martian” di Ridley Scott, e nel nostro caso Chris Pratt si dimostra nel complesso all’altezza del ruolo da solista reggendo con discreta personalità e talento la scena.
La seconda parte invece strizza l’occhio da una parte a una versione moderna di Adamo ed Eva e dall’altra parte vira sul genere romantico ,con un’ambientazione spaziale dove la coppia Pratt-Lawrence vorrebbe imitare, ma con esiti assai modesti, l’intensità e il calore della storica coppia del Titanic interpretata da Leonardo Di Caprio e Kate Winslet.
Infine nella terza parte la sceneggiatura perde credibilità, forza e incisività diventando un pasticcio drammaturgico volendo unire la tragedia e il melò più smodato finendo per avere un risultato involontariamente comico e grottesco.
Passengers è un film godibile ed interessante nella prima parte, sopportabile nella seconda (per i fan di Pratt e della Lawrence è una buona occasione di ammirarli e gustarseli al “naturale”, e infine oggettivamente risibile e irritante nel finale.
Chris Pratt è, a nostro avviso, più convincente e a suo agio nel suo personaggio rispetto a Jennifer Lawrence che svolge il compito senza incantare. Non è scattata la scintilla e l’alchimia nella coppia Pratt-Lawrence, funzionando solo in parte e non riuscendo a bucare lo schermo. Se la performance di Laurence Fishburne è a dir poco superflua ed inutile , è invece incisiva e di qualità l’apporto di Michael Sheen alla riuscita del film con una performance di sostanza e d’esperienza.
La regia di Morten Tyldum è di buon livello, ispirata e visionaria nel costruire tre piccoli film e anche se non tutti brillanti e convincenti, riesce a dare alla pellicola una sua identità , ritmo e un discreto pathos.
Per quanto sia grande e sconfinato l’universo, una persona da sola si sentirà sempre abbandonata e sperduta, quanto invece sarà felice e realizzata se assieme al compagno/a della vita, nonostante tutto.
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