Recensioni ed Eventi / Cinema
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “Macbeth” è: 2) Omaggio.
“Macbeth” è un film del 2016 di, Justin Kurzel, scritto da Justin Kurzel, Todd Louiso, con: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Elizabeth Debicki, David Thewlis,Paddy Considine, Jack Reynor, Sean Harris,David Hayman, James Michael Rankin
C’è speranza per l’uomo? Può la sua anima essere salvata? Difficile se continua a seguire la sua sconfinata ambizione e desiderio di primeggiare. William Shakespeare, se fosse vissuto oggi, oltre ad essere uno degli autori più brillanti e creativi dell’umanità, avrebbe sicuramente ottenuto una cattedra in psicologia. Solo un genio com’era lui ha potuto raccontare in maniera magistrale, toccante e profonda la complessità e vastità dei sentimenti umani. E di come loro, di fatto, ci governino e condizionino. L’uomo è da sempre assetato di potere e di vanagloria. Si è disposti anche a uccidere per ottenere un mero vantaggio. Figurarsi se in gioco c’è il trono di Scozia. Come succede al generale Macbeth (Fassbender) e a Banquo, suo compagno d’armi ai quali,durante la cruenta e feroce battaglia contro il traditore Macdonwald, appaiono tre misteriose streghe portatrici di un futuro da Re per il primo e dei figli per il secondo. Magia e veggenza, sollecitano l’ambizione provocando nella testa e soprattutto nel cuore di Macbeth un vero stravolgimento. Macbeth è esitante, non sa ascoltare le parole delle donne o sentire la sua anima. La sua indecisione è spazzata via dalla moglie, Lady Macbeth (Cotillard), donna ambiziosa e senza scrupoli che spinge il suo uomo a sporcarsi le mani di sangue e uccidere il proprio re, pur di compiere il loro destino. Macbeth supera il limite e macchiando la sua anima condanna, di fatto, se stesso e la sua coscienza a una vita fatta di rimorsi e di feroce follia. Non voglio aggiungere altro della “storia” ai più già nota. Macbeth rappresenta nella storia teatrale una pietra miliare nella rappresentazione della crudeltà e avidità dell’uomo. Un bagliore di coscienza e pentimento sfiora Lady Macbeth senza evitarle una fine drammatica. Ebbene Macbeth era e resta un bellissimo testo teatrale e assai poco adatto al grande schermo cinematografico. Le parole, i dialoghi e soprattutto i monologhi di Shakespeare restano sempre affascinanti, avvolgenti e unici, ma in questo caso perdono forza e vis narrativa. L’impianto scenico è scandito da elementi onirici, visionari e mistici che convincono poco, inducendo lentezza nella storia e ardua comprensione allo spettatore. La fotografia e le ambientazioni sono sicuramente degne di menzione.Sebbene la regia sia nel complesso creativa e dotata di una buona visione d’insieme, non riesce a trasmettere allo spettatore un vero pathos e coinvolgimento. E la stessa coppia composta da Michael Fassbender e Marion Cotillard non buca lo schermo. Le bellezze fisiche non sono sufficienti ad affascinare il pubblico in sala. Non riescono a trasmettere quel senso di diabolica ambizione che porterà la coppia reale alla rovina. Chiunque di noi può diventare “Macbeth” rischiando di essere travolto dalla sua stessa ambizione. Solo chi è puro di cuore invece potrà sentirsi Re della propria vita.
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