Recensione/ Cinema : “Kiki e i segreti del sesso”
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “Kiki e i segreti del sesso” è: Omaggio (Con Riserva).
“Kiki e i segreti del sesso” è un film del 2016 diretto da Paco Leon, scritto da , Paco León, Fernando Perez con: Natalia de Molina, Alex Garcia,Candela Peña, Luis Callejo, Silvia Rey, Paco León, Ana Katz.
Chi vi scrive è una persona bigotta e che considera il sesso di per sé noioso e meccanico.
Forse penserete che non sia la persona giusta a recensire questa pellicola che in Spagna ha conseguito un grande successo di pubblico.
Forse in parte è vero, ma ero curioso di vederlo avendo letto in rete dei giudizi positivi soprattutto da parte del pubblico.
Sgombriamo subito il campo dall’equivoco che il film possa apparire qualcosa di pruriginoso, volgare o da maniaci, anzi tutto il contrario.
Paco Leon scrive, dirige e interpreta una commedia sul sesso e sulle sue molteplici sfumature in maniera pulita, simpatica e almeno in parte divertente.
Si può ridere e ironizzare sulle fantasie sessuali di un individuo e sulle sue devianze senza apparire malati o esseri immondi.
La pellicola è suddivisa in cinque microstorie in cui lo spettatore conosce e osserva cinque coppie alle prese con il sesso e con le proprie ossessioni che in qualche modo ne condizionano la vita.
Non c’è nulla di morboso o di oscuro nell’intento del regista di scandagliare i gusti e le preferenze sessuali dell’uomo, semmai di mostrare la diversità e molteplicità del sesso e dell’amore in maniera solare e con una dose di curiosità.
Per Leon è possibile fare sesso senza amore, anche se ovviamente sarebbe auspicabile unire entrambe le cose.
Lo spettatore assiste a una commedia fresca, garbata, estiva, ma che paradossalmente manca di una vera e incisiva brillantezza narrativa. E’ una commedia dal ritmo troppo compassato e con una struttura narrativa poco efficace nel creare i giusti e necessari tempi comici. Seppure il film duri novanta minuti, lo spettatore nonostante il tema interessante ha la sensazione di lentezza e di poco pathos narrativo.
I personaggi bucano solo in parte lo schermo creando un modesto coinvolgimento ed empatia con il pubblico.
La stessa regia sebbene semplice, diretta e di taglio televisivo non ha un particolare guizzo artistico tale da far fare il salto di qualità al prodotto.
Magari allo spettatore più disinibito e giovanile la visione del film potrà essere più interessante e godibile ma resta comunque la sensazione di un’occasione non sfruttata al massimo di fronte alle tante possibili potenzialità.
Il finale è sicuramente la parte più riuscita e divertente del film soprattutto nel dimostrare che una vita può ritenersi soddisfacente e appagante quando si hanno in egual misura sesso e amore.
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