Recensioni ed Eventi/Cinema
A cura di Vittorio De Agro’
La tipologia di biglietto è :1)Neanche regalato 2)Omaggio 3)Di pomeriggio 4)Ridotto 5)Sempre
Il biglietto d’acquistare per “Il Piccolo Principe” è : Di pomeriggio
“Il piccolo principe” è un film d’animazione diretto da mark osborne e tratto dall’omonimo libro.
Portare sullo schermo un testo amato da diverse generazioni è una sfida rischiosa per chiunque.
Essere bravi nel non tradire le attese e mantenere lo spirito del libro non è da tutti.
Mark Osborne regista dell’acclamato “Kung fu Panda” ha scelto di raccogliere sfida e di rendere omaggio come ha dichiarato poi in sala stampa a uno dei libri più amati.
Personalmente non l’ho mai letto e solo a grandi linee conoscevo la storia.
Così da profano oggi ho assistito all’anteprima stampa durante l’ultima giornata della Festa del Cinema di Roma.
Ho cercato di far prevalere la mia parte fanciullesca per poter entrare dentro la storia e coglierne appieno i significati.
Sono attempato Peter Pan, ma ciò nonostante “Il Piccolo Principe”non mi ha convinto fino in fondo. Solo in parte sono entrato in empatia con l’anziano aviatore che fa scoprire alla bambina la bellezza e l’importanza di mantenere il candore e l’ ingenuità anche da adulti.
il liet motiv della storia è dimostrare che l’essenziale è ciò che gli occhi vedono e il cuore sente.
Sebbene coraggiosa e creativa la scelta registisca di modernizzare la storia trasferendola ai giorni nostri manca il quid emotivo che faccia sussultare lo spettatore.Una grafica semplice, pulita, diretta che riporta alla mente un epoca passata, ma il film fatica a darsi un vero ritmo .Sembra di vedere la trasposizione del romanzo in immagini sullo schermo ma senza un vero collocante narrativo, penalizzato da una staticità teatrale
Un film adatto a un pubblico di bambini che magari sapranno apprezzare meglio il valore del prodotto e invogliera’ alla lettura. Stimolo che invece alla fine non parte a un spettatore più attempato e ignorante. Crescere e diventare adulti è un processo lungo e complesso, ma se si conserva la memoria della nostra infanzia tutto sarà più semplice.
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