APPUNTAMENTO AL CINEMA : “I PEGGIORI”

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Recensioni / Eventi: “I Peggiori ”
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “I Peggiori ” è: Sempre (Con riserva)

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“I Peggiori “è un film del 2017 diretto da Vincenzo Alfieri, scritto da Vincenzo Alfieri, Alessandro Aronadio, Renato Sannio, Giorgio Caruso, con la collaborazione di Raffaele Verzillo, con Lino Guanciale, Vincenzo Alfieri, Antonella Attili, Tommaso Ragno, Miriam Candurro, Sara Tancredi, Biagio Izzo, Ernesto Mahieux, Francesco Paolantoni.
Chi sono gli eroi oggi? Ha ancora un senso questa parola?
Se in America prima con i fumetti e ora con i film Marvel, i super eroi sembrano vivere una seconda giovinezza, trovando nuovi ed appassionati fan, nel nostro Paese assistiamo a una fase nichilista non solo sul piano etico, ma soprattutto a livello d’entusiasmo e di partecipazione specialmente tra i giovani.
Ci stiamo abituando a una società in cui l’assenza di legalità e senso civico sono ormai in via d’estinzione.
Napoli rappresenta, malgrado gli sforzi e l’impegno degli ultimi amministratori e soprattutto dei cittadini, amaramente il modello di questo declino culturale e civico del nostro Paese.
Se ci trovassimo all’interno un fumetto, Napoli potrebbe essere considerata la perfetta Gotham city, meno gotica e violenza rispetto a quella originale, ma semmai caotica, rumorosa ed indolente, in cui la criminalità prospera a causa della dilagante ignavia.
In una situazione ambientale del genere che genere di eroe potrebbe uscire dal nulla e salvare la città dall’abisso?
Batman? No. Claudio Santamaria in versione Jeeg Robot? Decisamente no.
Lo spettatore con “I Peggiori” si prepari comunque a gustarsi una storia di eroi, di coraggio e di ribellione civile di fronte all’arroganza del potente di turno.
Solamente che nel nostro caso gli eroi diventano tali per necessità dovendo pagare l’affitto di casa al burbero proprietario di casa (Mahieux)
Conosciamo così Massimo (Lino Guanciale) e Fabrizio (Vincenzo Alfieri) Miele, due fratelli squattrinati e senza prospettive che si barcamenano come possono nella speranza di garantire un futuro migliore alla sorella tredicenne Chiara (Sara Tancredi), dopo che la madre è fuggita via dopo un crack economico, lasciandoli soli e senza soldi.
ll tutto, in una città che non gli appartiene e di cui faticano ad accettarne usi e costumi, Napoli. Massimo ha trovato lavoro come manovale in un cantiere gestito da Durim Basha (Tommaso Ragno), un losco figuro albanese che sfrutta i propri dipendenti, per lo più extracomunitari, a volte non pagandoli anche per mesi. Fabrizio invece, laureato in legge, è impiegato all’archivio del tribunale. Il lavoro sarebbe piuttosto monotono se non fosse per la compagnia di Arturo (Francesco Paolantoni), ex gloria dei tribunali indolente e nichilista.
Quando l’affitto arretrato si fa più pesante e quando Chiara viene sospesa da scuola a causa di una rissa ripresa da un cellulare diventata virale su Internet, ecco che per i fratelli Miele, è la fine.
La dolce e tosta assistente sociale Serena(Candurro) gli avvisa che rischiano di perdere l’affidamento della sorella, se dovessero essere sfrattati.
I due fratelli devono trovare i soldi e devono farlo al più presto. Lo scanzonato Massimo deciso ad incassare gli stipendi negati da Durim ed immaginando che possa averli nascosti nel suo ufficio, propone al ligio ed incredulo Fabrizio d’organizzare una rapina. Ma quella che era partita come una rapina strampalata, si trasforma in qualcosa di inaspettato: al posto dei soldi infatti i fratelli trovano i passaporti sequestrati ai dipendenti extracomunitari. Quando la polizia arriva sul posto, poco dopo che Massimo e Fabrizio sono scappati, trovano i passaporti e quello che era partito come un atto criminale, si trasforma in un gesto di grande eroismo cittadino. I social impazziscono, tutti vorrebbero sputtanare qualcuno e loro sembrano le persone giuste. È così che, con l’aiuto di Chiara, danno inizio alla singolare attività: armati di maschere e micro-camere demolisco pubblicamente l’identità dei vari “furbetti del quartierino” che infestano il Bel Paese, trasformandosi in due improbabili “eroi a pagamento”.
Napoli diventa pazza per “I Demolitori” e lo spettatore pure ridendo delle loro disavventure e soprattutto goffaggine eroica.
Vicenzo Alfieri, personalmente scoperto ed apprezzato già come autore, regista ed interprete della web serie “Forse sono io”, al suo esordio nel lungometraggio, dimostra tutto il suo talento, ironia, creatività, nello scrivere, insieme al team degli sceneggiatori una storia originale, divertente, garbata, fresca, semplice, diretta e allo stesso tempo efficace nel denunziare il malcostume e i vizi della nostra società.
“I peggiori” come nelle migliori tradizioni della commedia all’italiana coniuga in modo efficace divertimento e riflessione, usando con sapienza ed esperienza anche toni e stili eccessivi e grotteschi, senza mai però perdere di credibilità ed incisività.
La sceneggiatura dei “Peggiori” è uno splendido esempio di scrittura a più mani, in cui ogni personaggio è stato magistralmente ideato, pensato costruito, bucando lo schermo e creando empatia con il pubblico.
Se la sceneggiatura è un punto forte, non è da meno meritevole di menzione la felice ed azzeccata selezione del cast.
Tutti bravi e perfettamente nei rispettivi ruoli. Emergono però per bravura e personalità, due nomi sugli altri: Antonella Attili nel ruolo di Eva Perrot, una villain al femminile, d’eccelsa bravura, fascino e cattiveria come raramente si vedono non solamente nel cinema italiano ma anche all’estero.
Antonella Attili mette i brividi allo spettatore per il suo cinismo magnetico e senza scrupoli. Un’interpretazione che non potrà non valerle una nomination ai prossimi David di Donatello. Chapeau.
Se Antonella Attili è il trionfo dell’esperienza, la giovane Sara Tancredi nel ruolo di Chiara, è la più bella e piacevole sorpresa del film.
Sara ruba la scena ad Alfieri e Guanciale, rivelando talento, perfetti tempi comici e una presenza scenica e personalità da autentica veterana.
È nata una stella, da seguire con grande attenzione per il futuro.
Meritevole di un plauso è anche Miriam Candurro, che si conferma in uno stato di grazia artistico dopo la buona prova del film ad episodi “Vieni a vivere a Napoli”, riuscendo a dare al suo personaggio sia bellezza che grinta da vendere.
Biagio Izzo nel ruolo “serioso” dell’integerrimo commissario e Francesco Paolantoni come avvocato nichilista, sono altre due convincenti interpretazioni, che rendono il film assolutamente godibile, interessante e piacevole.
Paradossalmente l’unico punto debole del film è proprio la coppia di protagonisti composta dallo stesso Vincenzo Alfieri e Lino Guanciale.
Una coppia simpatica e volutamente sopralerighe nell’essere arruffona ed atipica, ma quanto divertenti e bravi nelle scene “da solista”, i due attori non convincono come squadra. Si ha la sensazione che tra i due attori non sia scattata completamente l’alchimia artistica e poi umana per far sì che la coppia potesse risultare credibile e naturale fino in fondo.
Vincenzo Alfieri conferma anche nel lungo metraggio, le proprie potenzialità e talento nelle vesti di regista realizzando un film in cui tiene insieme con abilità generi diversi, dando comunque una precisa e chiara identità alla storia e un costante ritmo narrativo.
“I Peggiori” sono la versione 3.0 di Robin Hood ambientata a Napoli e nella loro atipicità non potranno che alla fine della proiezione far sorridere il pubblico, che è invitato a rimanere anche durante i titoli di coda, perché come nella migliore tradizione Marvel, si prepari a una piacevole conferma, che sentiremo ancora parlare di loro.