Recensione/Cinema: Bridget Jones’s baby
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “Bridget Jones’s baby” è: Sempre
“Bridget Jones’ s baby” è un film del 2016 diretto da Sharon Maguire, scritto da Sharon Maguire, David Nicholls e Helen Fielding, con : Renée Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey, Jim Broadbent, Celia Imrie, James Callis, Sally Phillips, Enzo Cilenti, Gemma Jones, Mark Arnold, Ed Sheeran, Emma Thompson.
La nostra cara e imbranata Bridget Jones(Zellweger) è tornata, ancora single dopo la fine della storia d’amore con Mark Darcy(Firth) durata dieci anni e rassegnata festeggiare mestamente il suo quarantatreesimo compleanno con la paura che sia troppo tardi per diventare madre.
Bridget lavora come autrice in un importante programma televisivo, ma non è cambiato rispetto al 2001 quando l’abbiamo conosciuta la prima volta.
Teme di essere ormai una zitella acida, forse invecchiata, i suoi amici storici hanno messo su famiglia, ma almeno finalmente ha raggiunto il peso forma.
Il terzo film della serie si discosta nettamente del romanzo di Helen Fielding (Bridget Jones –Un amore di ragazzo https://ilritornodimelvin.wordpress.com/2014/04/09/81-bridget-jones-un-amore-di-ragazzo-helen-fielding/)
e nonostante lo sconvolgimento della storia, il film risulta piacevole, divertente e godibile.
Infatti la nostra protagonista si ritrova improvvisamente contesa tra il vecchio amore Mark, fresco di divorzio e il bello e sexy miliardario Jacj Qwant/ Dempsey) conosciuto durante un concerto e con cui ha trascorso una notte di passione.
Quando Bridget si scopre incinta non ha idea chi sia il padre tra i due uomini e in maniera goffa e divertente all’inizio cerca di far credere ad entrambi che il figlio sia il suo, per poi essere costretta ad ammettere la verità spingendo i due spasimanti a una forzosa convivenza per sostenere la donna nella gravidanza.
Lo spettatore assiste così a un triangolo amoroso lungo nove mesi tra scene esilaranti durante le viste dalla ginecologa interpretata splendidamente da una cinica e caustica Emma Thompson e alla competizione virile tra Marcy e Jack per apparire agli occhi di Bridget come il compagno ideale.
La sceneggiatura è lineare, semplice, brillante e ironica e soprattutto ben ideata e scritta nel mettere in scena una commedia divertente, fresca, sicuramente rivolta più a un pubblico femminile per le tematiche trattate, ma i fidanzati e mariti magari chiamati ad essere gli accompagnatori avranno modo di sorridere vedendo la Jones in azione. I dialoghi ancora una volta sono uno dei punti di forza del film: freschi, garbati e soprattutto ironici e magistralmente interpretati dal cast
Renée Zellweger si conferma a suo agio nel ruolo di Bridget Jones ora più matura ma sempre imbranata e pasticciona, dando prova di talento e di capacità comiche ancora una volta degne, a nostro avviso, di un nomination per i prossimi Golden Globe e poi Oscar.
Colin Firth incarna con eleganza, classe e fascino il ruolo del principe azzurro magari non bravo ad esternare i propri sentimenti, ma sempre presente e puntuale quando serve. Anche per lui non è da escludere una nomination ai prossimi Golden Globe.
La regia di Sharon Maguire è semplice, pulita, diretta e briosa nel creare una commedia carina, garbata e calda e dotata di un ottimo ritmo narrativo.
Il finale, a lieto fine, regala il sorriso allo spettatore e la consapevolezza alle donne che per quanto si possano sentire un po’ Bridget Jones nelle loro vite, l’amore e la felicità sono comunque alla loro portata.
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