Recensioni / Eventi: “Billy Lynn, un giorno da eroe”
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “Billy Lynn” è: Omaggio (Con Riserva)
“Billy Lynn, un giorno da eroe” è un film del 2017 diretto da Ange Lee, scritto da Jean-Christophe Castelli, con : Joe Alwyn, Kristen Stewart, Vin Diesel, Garrett Hedlund, Steve Martin, Chris Tucker, Beau Knapp.
I soldati vogliono la pace quanto i politici cercano la guerra illudendosi che possano giocare a fare i generali.
I militari vivendola sulla propria pelle sanno cosa significhi essere in guerra. I civili si limitano invece a guardare comodamente dal salotto di casa le immagini belliche dalla TV.
Esistono due profonde e nette prospettive sulla guerra, una reale e l’altra televisiva.
Il regista Ange Lee con il suo nuovo film “Billy Lynn, un giorno da eroe” accende il faro su questa sottile ed evidente contraddizione americana.
I soldati della squadra Bravo, di cui fa parte il 19enne Billy Lynn (Joe Alwyn), hanno compiuto una coraggiosa azione di guerra in Iraq, immortalata per caso dalle telecamere di un tg. Trasformati di colpo in eroi nazionali, vengono richiamati in patria per due settimane di Victory Tour (interviste in tv, visita alla Casa Bianca, comizi pubblici aperti dal sermone di un predicatore), che culminano nell’apparizione come ospiti d’onore durante il halftime show alla tradizionale, popolarissima partita di football del Giorno del Ringraziamento.
Il film raccontato in prima persona da Billy Lynn, ci mostra attraverso dei flashback cosa è realmente accaduto a questo gruppo di soldati, una realtà sulla guerra che contrasta con quella percepita dal pubblico americano.
Billy si è arruolato nell’esercito non per libera scelta, ma per evitare un processo dopo un violento alterco con il fidanzato dell’amata sorella Kathryn(Stewart), reo di averla abbandonata al proprio destino, essendo stata la ragazza rimasta vittima di grave incidente stradale.
Billy si trova in Iraq a combattere una guerra che non volevo scoprendo tutto l’orrore di tale evento.
Billy torna in patria da eroe per aver tentato inutilmente di salvare la vita al proprio sergente Shroom (Vin Diesel), ma si sente perso, fuori contesto.
Lo spettatore osserva Billy e i suoi amici trascinati come trofei da esibire da una parte all’altra del Paese, facendoli diventare parte di uno show.
Il trauma di aver ucciso una persona tormenta Billy da una parte e dall’altra osserva con stupore ed amarezza quanto poco i suoi connazionali comprendano il vero volto e scopo del conflitto in Iraq.
L’impianto drammaturgico e strutturale del film non convince completamente. Infatti la prima parte risulta lenta e macchinosa nel suo sviluppo narrativo, non trovando una linearità e chiarezza e anche appesantita da un ritmo troppo compassato.
La seconda parte è sicuramente più dinamica, interessante e avvolgente, dove finalmente appare chiaro e netto il messaggio del film e che cosa lo sceneggiatore voglia evidenziare come grottesco ed anomalo della società americana e un patriottismo televisivo degli americani
La scena di per sé romantica in cui Billy e una bella cheerleader si salutano prima della partenza, rende esplicito le due prospettive sulla guerra.
Il primo adombra l’ipotesi di ritirarsi, la ragazza incredula le risponde” sei un eroe, non puoi ritarati”.
In questa scena risiede, a mio, avviso, l’essenza della pellicola diretta in modo esperto e lineare da Ange Lee, ma priva del suo celebre stile e quid artistico, rendendo il prodotto dignitoso e nulla di più.
In un cast nel complesso di discreto livello recitativo spiccano per personalità e presenza scenica il giovane protagonista Joe Alwyn e Garrett Hedlundnel ruolo del caporal maggiore. Sono due giovani attori da seguire con attenzione per il futuro.
Billy Lynn rappresenta tanti giovani americani che sono partiti per una guerra sbagliata, chi per inseguire un sogno, chi per avere qualcosa da mangiare. Tutti però si sono ritrovati prigionieri di una divisa e di un’opinione pubblica desiderosa sempre di eroi.
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