Recensione /Eventi: Amore e Inganni
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “Amore e Inganni” è: di pomeriggio (con Riserva)
“Amore e Inganni” è un film scritto e diretto da Whit Stillman, ispirato al romanzo epistolare di Jane Austen, con : Kate Beckinsale, Chole Sevigny, Xavier Samuel, Morfydd Clark, Emma Greenweel, Stephen Fry.
I romanzi di Jane Austen rappresentano pietre miliari della letteratura appassionando milioni di lettori nel corso dei decenni.
Jane Austen è stata anche la Musa di molti sceneggiatori e produttori che hanno voluto mettere in scena le sue brillanti e divertenti storia in teatro e sul piccolo e grande schermo.
Le donne raccontate dalla scrittrice inglesi sono coraggiose, delicate, belle e determinate a difendere la propria libertà e integrità morale creando grande empatia e coinvolgimento con le lettrici.
Eppure anche Jane Austen ha voluto cimentarsi nel corso della sua ricca e intensa carriera in qualche cosa di diverso raccontando una donna cattiva, manipolatrice ed egoista.
Infatti scrisse un romanzo epistolare all’inizio della sua carriera in cui prendeva forma una tipologia di donna ben lontana dal classico standard austeniano. Sarebbe più giusto definirlo una bozza di romanzo che alla morte della scrittrice, il nipote decise di mettere in bella copia e di intitolarlo “Lady Susan” e pubblicandolo nel 1871.
Whit Stillman, incuriosito da questo inedito romanzo giovanile, ha deciso di metterlo in scena adoperando delle modifiche drammaturgiche per renderlo, a suo giudizio, cinematografico.
Amore e inganni (Love&Friendship) è la storia di una giovane e scaltra vedova Lady Susan Vernon (Kate Beckinsale) che per fuggire da nuovi pettegolezzi che circolano sul suo nome nell’alta società, decide di trascorrere una vacanza a Churchill, una lussuosa tenuta proprietà della famiglia del marito. Quale miglior modo di approfittare del soggiorno che scovare e assicurarsi, con la complicità della sua confidente Alicia Johnson (Chloë Sevigny), un nuovo marito ricco per sé e un buon partito per la figlia, Frederica. L’arrivo a Churchill di un giovane uomo molto affascinante e di buona famiglia Reginald DeCourcy (Xavier Samuel) e di Sir James Martin (Tom Bennet) uomo di poco fascino ma molto ricco provocherà una serie di colpa di scena.
Non era facile dal punto di vista drammaturgico e soprattutto registico dare forma al manoscritto epistolare della Austen rischiando di perdere per strada lo spirito e soprattutto l’identità narrativa dell’autrice.
Le scelte compiute da Stillman testimoniano creatività, talento e coraggio eppure nello stesso tempo non convincono completamente lasciando nello spettatore non una completa e totale empatia con la pellicola
Si ha la sensazione di assistere più a uno spettacolo teatrale che a un film, avendo prediletto il regista una struttura narrativa che più si accosta a una pièce che al grande schermo.
I tempi e i ritmi narrativi che scandiscono il susseguirsi delle scene sono troppo diluiti, compassati, e a tratti eccessivamente enfatici e in alcuni casi freddi a livello interpretativo
La confezione complessa non dispiace di per sé, anzi il film risulta godibile e nel complesso divertente e soprattutto stimolante e piacevole per gli occhi grazie ai meravigliosi ed impeccabili costumi e alle fastose scenografie ed ambientazioni.
Il cast è nel suo complesso apprezzabile e adeguato ai rispettivi ruoli, guidato da una discreta e rigorosa Kate Beckinsale a suo agio nel ruolo della perfida e disinvolta Lady Susan Vernon.
A volte i cattivi vincono e se hanno le belle sembianze della Beckinsale alla fine possiamo anche sorridere amaro come ci suggerisce il finale ben costruito.
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