Recensione /Eventi: Allied
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “Allied” è: di pomeriggio.
“Allied” è un film del 2016 diretto da Robert Zemeckis, scritto da Steven Knight, con : Brad Pitt, Marion Cotillard, Lizzy Caplan, Matthew Goode.
Ci sono dei film che prima ancora che escano nelle sale fanno parlare di sé e spesso non per motivi artistici o drammaturgici.
“Allied” di Robert Zemeckis è salito alla ribalta nella cronaca gossippara perché il set sarebbe stato galeotto per Brad Pitt e Marion Cotillard provocando la gelosia e poi la richiesta di divorzio da parte di Angelina Jolie.
Il Premio Oscar Marion Cotillard ha voluto smentire ufficialmente i rumors pubblicando una nota sul proprio profilo Instagram prendendo le distanze da qualsiasi tipo di responsabilità sulla fine della celebrata coppia BredAngelina.
“Allied” così è diventato atteso più dagli amanti del gossip che dagli esperti di cinema per scrutare ogni fotogramma e cogliere uno sguardo languido di uno dei due attori o magari una maggiore partecipazione e trasporto in una scena d’amore o in un bacio.
Chi scrive legge sì il gossip, ma crede piuttosto alla bravura e furbizia degli uffici stampa capaci di costruire un “flame” sul nulla pur di attirare l’attenzione.
“Allied” in fondo meritava e merita nel complesso più una valutazione cinematografica che mondana, essendo una pellicola di discreta fattura e godibile fino in fondo.
Per chi ama il genere spy story e soprattutto il noir, la nuova pellicola di Zemeckis risulterà sicuramente gradita e coinvolgente.
Nel corso della seconda guerra mondiale, il canadese Max Vatan (Pitt) è chiamato a una difficile e pericolosa missione segreta a Casablanca, dovendosi avvalere della collaborazione della spia francese francese Marianne Beausejourese (Cotillard) , fingendosi marito e moglie, per uccidere un ambasciatore tedesco. Durante la missione i due si innamorano, decidendo di sposarsi e di vivere a Londra. Dalla loro felice e romantica storia d’amore nasce una bambina di nome Anna. Quando tutto sembra essere perfetto, I superiori di Max Vatan gli rivelano un segreto terribile sul conto della moglie, costringendo l’uomo a una drammatica e tragica scelta tra la patria e l’amore per la propria famiglia.
“Allied” è un discreto compromesso tra spy story e melò riuscendo a soddisfare i fan di entrambi i generi. La prima parte puramente “action” è lineare, semplice, probabilmente prevedibile e scontata, mantenendo comunque un suo pathos e ritmo narrativo.
La seconda parte invece si tinge di giallo unita a una forma romanticismo quasi irritante, che conquisterà soprattutto le spettatrici che non possono non immedesimarsi nel personaggio interpretato dall’attrice francese.
Personalmente ritengo che sullo schermo la coppia Pitt-Cotillard non abbia fatto particolari scintille, si vede poco la presunta alchimia tra i due, magari lasciata nei camerini. Ciò nonostante i due attori con bravura e personalità riescono a tenere la scena e reggere il peso del film fino alla fine, mantenendo vivo e alto l’interesse e soprattutto la curiosità dello spettatore fino alla fine.
Andando controcorrente rispetto al resto della critica, abbiamo preferito come performance quella di Brad Pitt rispetto a quella della Cotillard, forse perché dall’attrice francese ci aspettiamo sempre qualcosa in più, essendo abituati a intense e vibranti interpretazioni. Qui invece svolge il compitino senza incantare.
La regia di Robert Zemeckis è precisa, puntuale, esperta, ma senza quel quid artistico e creativo, a cui il regista americano ci ha abituato nel corso degli anni.
“Allied” piacerà a chi crede al colpo di fulmine, alla forza dell’amore e all’importanza della famiglia anche e soprattutto se di mezzo c’è la sicurezza dello Stato.
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