Recensioni /Eventi: Noi siamo la Marea
A cura di Vittorio De Agrò
“Noi siamo la marea” è un film del 2016 diretto da Sebastian Hilger, scritto da Nadine Gottmann, con : Max Mauff, Lana Cooper, Swantje Kohlhof, Roland Kochur, Max Herbrechter, Waldemar Hooge.
Sinossi:
Quindici anni fa l’oceano è sparito dalla costa di Windholm, in Germania. E così pure i bambini del luogo. Il giovane fisico Micha vorrebbe condurre studi approfonditi su questo fenomeno inspiegabile, ma necessiterebbe della borsa di studio che gli è stata negata. Decide comunque di partire, accompagnato da Jana, ex collega e figlia del rettore dell’università in cui lavora. Ad attendere i due, un mistero da svelare e i fantasmi del loro passato in comune.
Recensione:
Paura, incertezza, pessimismo, delusione sono alcuni dei maggiori e diffusi sentimenti che covano dentro di sé cittadini europei valutando con preoccupazione il presente e soprattutto immaginando un delicato e difficile futuro dei propri figli.
Sono le stesse nuove generazioni europee ad aver assunto un atteggiamento negativo e polemico nei confronti dei rispettivi governi, accusandoli d’averli tolto sogni, lavoro e diritti.
Se anche i giovani smettono di credere nella possibilità di un futuro diverso ed alternativo, ha ancora un senso lottare, impegnarsi, studiare per un mondo migliore e una società più giusta?
“Noi siamo la marea” di Sebastian Hilger affronta queste spinose tematiche partendo dall’ originale ed ambiziosa sceneggiatura di Nadine Gottmam, capace di raccontare la crisi esistenziale e la sfiducia sociale che attanaglia la nostra epoca traslandola in un piccolo paesino tedesco utilizzando il genere “sci-fi “.
“Noi siamo la marea” è infatti un racconto giocato tutto sul simbolismo e sull’uso di metafore visive e non costruite dal regista per condurre lo spettatore dentro una storia ora più che mai di carattere universale.
Il 5 aprile 1994 il mare si è ritirato misteriosamente dalle coste del piccolo di Windholm e soprattutto nello stesso giorno tutti i bambini della comunità sono tragicamente scomparsi nulla.
Da quel giorno il tempo si è fermato a Windholm.
Gli adulti e soprattutto i genitori “sopravvissuti” a questo immane quanto sconcertante incubo ad occhi aperti, si sono chiusi in un doloroso ed assordante silenzio stanchi e delusi dall’incapacità governativa nel trovare una “soluzione” per far tornare a casa i loro figli.
Windholm si è letteralmente chiusa al mondo, alzato barriere e messa “in perenne quarantena” dall’esercito tedesco.
Il mondo scientifico oltre quello politico si sono arresi, lasciando un’intera comunità ostaggio della paura e dell’ignoto.
Il mistero di Windholm rappresenta la sciagurata ed angosciante nemesi del progresso e della conoscenza in campo scientifico e la rinuncia dell’uomo ad ogni forma di speranza e riscatto.
“Noi siamo la marea” è una pellicola delicata, toccante, intimistica quanto radicale e profonda nel veicolare un duro e forte dissenso nei confronti dell’attuale società.
Nonostante queste scomode tematiche Sebastian Hilger costruisce con bravura, creatività e sensibilità umana oltre che artistica una storia lineare, semplice ed coinvolgente per il pubblico e curioso d’osservare e soprattutto conoscere le dinamiche e l’evoluzione dei diversi personaggi, ben costruiti ed interpretati da un giovane quanto valente cast artistico.
L’ ostinata ricerca di verità da parte del protagonista Micha, apparentemente solamente in chiave scientifica, dimostra con la giusta dose di pathos e ritmo narrativo non sconfinando mai nel retorico, che finché ci sarà un ragazzo/a disposto a rischiare in prima persona nel sostenere le proprie idee o per scuotere l’apatica società, il destino dell’umanità e del mondo non è fatalmente già scritto.
Social Profiles