Recensioni / Eventi : Resina
A cura di Vittorio De Agrò
“Resina “ è un film del 2018 diretto da Renzo Carbonera, scritto da Renzo Carbonera ed Alessandro Bandinelli, con : Maria Roveran, Thierry Toscan, Jasmin Mairhofer, Andrea Pennacchi, Alessandro Averone, Mirko Artuso, Diego Pagotto, Eugenia Sartori.
Sinossi:
Un coro di uomini. Un direttore donna. Una famiglia e una piccola comunità che hanno bisogno di ritrovare il senso d’unione per affrontare la sfida del domani. La giovane violoncellista Maria è delusa dallo spietato mondo della musica. Ritorna al paesino di montagna delle sue origini, una piccola enclave isolata dove si parla ancora una lingua arcaica: il cimbro. Qui trova una situazione familiare complessa e una piccola comunità alle prese con i primi effetti del cambiamento climatico. Quasi per caso, o forse perché è impossibile non trovarsi all’unico bar della piazza, Maria entra in contatto con il glorioso coro polifonico maschile di cui faceva parte suo nonno. In realtà ora il tutto è in completo disarmo, affidato a una manciata di strampalati ubriaconi da bar, e Quirino è l’unico di loro a non volersi arrendere all’evidenza: sogna ancora di partecipare a un fantomatico concorso canoro, in grado di riportarli all’antico splendore. Per fare questo chiede aiuto a Maria, e lei accetta la sfida perché sotto sotto cerca un modo per riavvicinarsi al mondo della musica. Un caleidoscopio di personaggi tinge di ironia e ritmo il racconto di un piccolo mondo, alle prese con lo spauracchio del cambiamento climatico, e con la determinazione di Maria. Ne emerge la storia di una giovane donna in un mondo di uomini.
Recensione:
Le piccole comunità siano esse montanare, campagnole o di mare , rappresentano un piccolo grande mondo in cui fioriscono rapporti e relazioni , si alimentano rivalità e litigi tra gli abitanti . Ed è soprattutto un luogo dove ancora si tramandano racconti e tradizioni dal sapore antico ed unico difficilmente comprensibili per uno “straniero”.
“Resina” di Renzo Carbonera tenta di raccontare e soprattutto di mostrare al mondo esterno una piccola grande storia di bellezza e semplicità, che possiamo ormai leggere solamente nei romanzi.
“Resina” è narrativamente ispirato alle vicende recenti del Coro Polifonico di Ruda, un coro friulano che vanta una tradizione austro-ungarica più che centenaria che ha saputo anche reinventarsi fino a entrare a pieno titolo nel novero dei 5 migliori cori maschili al mondo da 10 anni a parte, e a vincere ben due volte le olimpiadi corali nella sua categoria. Il coro di Ruda è un coro composto da 40 voci maschili, e un grande merito dei suoi successi va attribuito, come in ogni coro, al suo direttore. In questo caso una donna, la musicista Fabiana Noro.
Una storia di successo ignota al sottoscritto ed immagino alla maggioranza degli italiani, che ha permesso la necessaria spinta creativa ed urgenza drammaturgica ai due sceneggiatori di scriverne la genesi ed in che modo un semplice coro di montagna sia stato capace di divenire quello che è oggi.
“Resina” è una pellicola particolare, intima, esistenzialista, oseremo dire quasi naturalista nel voler insistere forse anche troppo nel simbiotico e metaforico rapporto con le montagne, le vallate, i colori, i rumori ed i silenzi di una piccola comunità fuori dal tempo e dallo spazio.
“Resina” è narrativamente una pellicola semplice, lineare, spartana nei dialoghi ed esile nell’intreccio, puntando per lo più sulla fisicità e presenza scenica degli attori e la bellezza e forza della musica che lo spettatore può ascoltare durante le scene del coro.
“Resina” è una pellicola probabilmente destinata a un pubblico elitario, amante di un cinema autoriale, sofisticato e soprattutto di musica corale.
Ciò nonostante “Resina” dimostra e svela i talenti e le potenzialità stilistiche e registiche dell’esordiente Renzo Carbonera oltre a possedere una chiara sensibilità umana oltre che creativa nel raccontare personaggi ombrosi e situazioni crepuscolari e rare.
Maria Roveran dà una tangibile e chiara prova delle sue capacità attoriali ed esperienza interpretando il difficile ruolo di Maria, una ragazza “sospesa” tra il desiderio di realizzare i propri sogni e la necessità di sostenere ed aiutare la propria famiglia in difficoltà economica e fisica.
“Resina” è una pellicola consigliata per chi detesta il mare, il caldo e il caos estivo e sogna la quiete e il fresco delle Alpi.
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