APPUNTAMENTO AL CINEMA

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Recensioni ed Eventi
A cura di Francesco Salvetti

 

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Arriva nelle sale il nuovo film di John Cena “Giù le mani dalle nostre figlie”.
Mitchell, Lisa e Hunter sono 3 genitori molto legati alle loro figlie. Le ragazze stanno per partecipare al gran ballo che per loro sarà un rito di iniziazione alla maggiore età, un momento di crescita molto importante. Sebbene in Italia l’evento del gran ballo non è presente, possiamo capire molto bene ciò che significa soprattutto per un genitore. I 3 saranno pronti nel vedere le proprie ragazze mature?

Arriva nelle sale dal 17 maggio una commedia che sbalordirà molti di voi. Spesso ci si reca al cinema o ci si approccia a un film con molti pregiudizi. Lo si ritiene, senza averlo visto, brutto o bello che sia in base a dei fattori meramente soggettivi. In questo caso preparatevi a essere smentiti.
“Giù le mani dalle nostre figlie”, diretto da Kay Cannon, già regista della trilogia “Pitch perfect”, è un film pieno di risate a cui vengono alternate anche lacrime.
La maggiore età è prima un obiettivo che speri di raggiungere, poi una volta arrivata si inizia a lasciarsi alle spalle una certa dose di passato, si desidera solo ritornare a quel periodo in cui tutto era bello e spensierato perché accanto a te, magari avevi due genitori affettuosi. Questo film racconta in maniera reale e credibile proprio questo momento.
Il segreto di questo film non è in un reparto specifico ma bensì in un risultato finale ben riuscito, a partire proprio da una brava direttrice.
L’ abilità della regista sta più che nelle inquadrature, non particolarmente elaborate, ma dosare il timing così complesso che richiede un film comico. Fra tutti ciò che colpisce di più sono le indicazioni date a un John Cena che divertirà lo spettatore con i suoi piani d’ascolto, dove alternerà facce buffe a momenti da duro. Un altro attore che ci ha colpito molto è stato Ike Barinholtz, che per questa sua interpretazione ci ha ricordato Jim Carrey. Per i suoi continui cambi d’espressione è paragonabile a una maschera che si riadatta all’attore che ha di fronte, riuscendo sempre a colpire lo spettatore e a non essere mai prevedibile. Riguardo all’attrice Leslie Mann che ha il ruolo di Lisa emerge, visto anche un forte senso di tenerezza sia per come scritto che per come viene interpretata, una possibile impersonificazione della regista in una mamma che vive in simbiosi con la figlia ma da cui prima o poi dovrà separarsi.
Se cercate un film per distrarvi e staccare dal logorio quotidiano, questo è ciò che fa per voi. Mi raccomando non andate prevenuti ma lasciatevi trasportare.