Recensioni /Eventi: Molly’s Game
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “Molly’s Game” è: Ridotto
“Molly ‘ s Game” è un film del 2017 scritto e diretto da Aaron Sorkin, tratto dal romanzo autobiografico di Molly Bloom “Molly’s Game: The True Story of the 26-Year-Old Woman Behind the Most Exclusive, High-Stakes Underground Poker Game in the World”, con : Jessica Chastain, Idris Elba, Kevin Costner, Michael Cera, Jeremy Strong, Chris O’Dowd, Bill Camp.
Sinossi:
Debutto alla regia per Aaron Sorkin, Molly’s Game è la trasposizione cinematografica della vera storia di Molly Bloom (Jessica Chastain), già raccontata nell’omonimo libro autobiografico pubblicato nel 2014.
Molly Bloom è un’ex sciatrice del Colorado di fama mondiale. Nell’estate del 2004, dopo aver fallito l’obiettivo delle Olimpiadi a causa di un infortunio e prima di proseguire gli studi di giurisprudenza a Harvard, decide di trasferirsi a Los Angeles per dare una svolta alla propria vita.
Per sbarcare il lunario inizia a lavorare come cameriera e in seguito come assistente di un organizzatore di partite di poker, che la licenza senza motivo. Decide allora di organizzare il suo giro di poker clandestino, che ben presto diventa il più esclusivo e ambito della città. Il buy-in è di 250.000 dollari. Il giro muove centinaia di milioni di dollari e viene frequentato dai più celebri nomi di Hollywood: campioni dello sport, uomini d’affari, imprenditori, attori, produttori, miliardari, magnati e, a sua insaputa e suo malgrado, esponenti della mafia russa (tra gli interpreti di questi personaggi spiccano Ben Affleck, Tobey Maguire e Leonardo DiCaprio).
La Bloom gestisce il giro per 8 anni, incassando circa 4 milioni di dollari l’anno. La sua tenacia e la sua energia le permettono una scalata sociale sorprendente: è lei a decidere chi avrebbe fatto parte del giro e chi no, rendendola ambita come amica e amante, richiestissima negli ambienti più esclusivi e glamour della città. Ma improvvisamente l’FBI scopre tutto, irrompe armata nel pieno della notte in casa sua e la arresta, smantellando lo sfavillante giro di poker clandestino. Minacciata su più fronti (l’FBI decisa a fermarla, la mafia russa interessata a sottrarle la sua attività e i clienti preoccupati di venire traditi), la Bloom inizia una dura battaglia legale e trova un unico alleato nel suo difensore, Charley Jaffey(Idris Elba): inizialmente titubante, l’avvocato conoscerà il passato della Bloom, in particolare il suo complicato rapporto con il padre Larry (Kevin Costner), e scoprirà che la ragazza cela un vissuto molto più profondo di ciò che dicono di lei la stampa, i tabloid e i gossip scandalistici.
Recensione:
Esistono tre diverse modalità nell’ affrontare la visione del film “Molly’s Game”, esordio alla regia del Premio Oscar Aaron Sorkin: la prima è quella del vero ed appassionato giocatore di poker. La seconda è come fan della bella, carismatica e brava attrice Jessica Chastain ed infine la terza se sei un paladina/o dell’idea, oggi molto di moda, del“Woman Power”.
“Molly ‘s Game” è infatti tutte queste tre cose insieme oltre ad essere la “tipica storia americana” di caduta e riscatto morale ed umano del protagonista principlae
Nel nostro caso la protagonista è una giovane donna, Molly Bloom (Jessica Chastain) che di “cadute” fisiche anche molto dolorose nel corso della sua breve esistenza ne ha dovuto subire ben due, superandole entrambe con un’energia e forza di volontà davvero uniche.
Molly Bloom è letteralmente e moralmente una ragazza “cazzuta” che dopo ogni caduta ha saputo trovare dentro di sé la tempra e il coraggio per rialzarsi reiventandosi ogni volta mostrando intelligenza, spregiudicatezza e un machismo da far impallidire molti presunti uomini.
Molly Bloom è stata una brillante atleta olimpionica, nonostante un grave incidente alla schiena all’età di dodici anni, e quando il Destino nuovamente l’ha fatta cadere ad un passo dell’oro olimpico, ha voluto dimostrare al rigido ed inflessibile padre nonché allenatore Larry ed al resto del mondo d’essere capace di poter essere competitiva anche in altri campi.
“Molly ‘s Game” è una storia di una donna furba, scaltra, consapevole del proprio fascino che irrompe e conquista il mondo del gioco d’azzardo storicamente maschile, diventandone “La Principessa”, così definita dagli stessi media.
“Molly ‘s Game”” è la storia di un incredibile cortocircuito finanziario-giudiziario-gossipparo d’altissimo livello che ha rischiato di travolgere Molly, “destinata” a tramutarsi nel classico “capro espiatorio” per salvare o incastrare nomi insospettabili ed intoccabili .
“Molly’s Game” è la storia anche di una donna orgogliosa, testarda e corretta nell’assumersi le proprie responsabilità fino in fondo, non volendo perà “vendere” informazioni private e personali dei propri clienti al FBI in cambio dell’immunità.
Molly Bloom non è né un’eroina , né una povera ingenua, né tantomeno una figlia cresciuta senza famiglia, eppure lo spettatore seguendo con attenzione, pathos e curiosità le incredibili e controverse vicissitudini, non può non provare empatia e stima per una donna davvero unica nel suo genere.
Aaron Sorkin costruisce un biopic atipico costruito da continui flashback sulle tante vite vissute dalla protagonista, sui dialoghi serrati ed intensi di Molly con il suo avvocato Charley (un ‘invenzione di Sorkin), e soprattutto incentrato sulla fisicità e personalità straripante della Chastain.
“Molly’s Game” è una sorta de “La Grande Scommessa” sul mondo del poker di chi lo vive, lo frequenta, chi cu si rovina e chi invece ci guadagna. Sorkin ne fa un ‘affresco puntuale, intimo, viscerale oltre che tecnico che lascia stupito e sconvolto lo spettatore poco avvezzo al tavolo verde.
“Molly’s Game” sebbene sia eccessivamente lungo e molto dialogato, e nelle parti sul poker per soli “amatori”, riesce fin dalle prime scene a coinvolgere il pubblico curioso di sapere l’esito della solitaria e coraggiosa battaglia giudiziaria intrapresa da Molly.
Molly Bloom non ha rinnegato nulla del proprio passato, difendendo in tribunale il proprio nome, i suoi talenti e soprattutto salvaguardando la propria integrità morale.
Non male per una ragazza bella quanto sfortunata, ed è soprattutto uno straordinario messaggio per chi anche solo pensa d’arrendersi nella vita alla prima difficoltà
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