Recensioni / Eventi: La Casa sul mare / La Villa
A cura di Vittorio De Agrò
Il biglietto d’acquistare per “La Casa sul mare/ La Villa” è: Ridotto (Con Riserva)
“La Casa sul Mare/ Villa” è un film del 2017 diretto da Robert Guédiguian , scritto da Serge Valletti, Robert Guédiguian, con : Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Jacques Boudet, Anaïs Demoustier, Robinson Stévenin.
Sinossi:
Quando l’anziano padre subisce un ictus che lo rende non più autosufficiente, Joseph e Angèle raggiungono il fratello Armand nella casa di famiglia per aiutarlo. Per i fratelli che non si riuniscono in quel luogo da più di vent’anni, è l’occasione di fare insieme un bilancio esistenziale.
Recensione:
L’ improvviso quanto tragico malore di un anziano genitore, spesso si tramuta, per i figli grandi accorsi al suo capezzale, nel pretesto per un ‘amara e definitiva resa dei conti, rinviata da molto tempo.
Ed ancora più spesso con il corpo ancora saldo del genitore, hanno inizio furiosi litigi per vecchie incomprensioni e dispute sull’eredità.
“La Villa” di Robert Guèdiguian, presentato in concorso alla 74 Mostra cinematografica di Venezia, ha proprio questo incipit narrativo e scenico facendo pensare, erroneamente, al pubblico di dover assistere alla classica e scontata guerra fraterna sulla “robba” in salsa francese.
Fortunatamente per lo spettatore “La villa” si rivela essere narrativamente tutt’altro.
I tre fratelli, dopo tanti anni di distanza non solamente fisica, si riuniscono intorno al padre morente, “approfittando” di questa condizione per stilare un bilancio delle loro esistenze segnate da delusioni professionali e dolori personali e soprattutto trovando il modo di chiarire e appianare le loro vecchie divergenze.
La morte imminente del vecchio patriarca diventa la cornice narrativa in cui il regista Guèdiguian dà vita a una comune seduta familiare di auto analisi: impietosa, sincera e dura.
Joseph (Darrosuin) è un ex operaio divenuto poi dirigente, messo forzatamente in pensione dalla sua azienda. L’uomo vive con profondo disagio e cinico questa sua nuova condizione altresì costretto, suo malgrado, a prendere atto della fine della storia d’amore con la giovane ed inquieta fidanzata Berangère (Demoustier).
Angele (Ascaride) è una famosa attrice teatrale di mezz’età, ma emotivamente distrutta dalla precoce e tragica morte della sua unica figlia, avvenuta anni prima proprio qui alla Villa.
Infine Armand (Meylan) è l’unico fratello rimasto a vivere alla Villa ed a credere al progetto paterno di rendere la Casa sul mare, un luogo aperto, accogliente, semplice in cui uomini e donne potessero condividere le gioie e dolori delle rispettive vite.
I tre fratelli sono tre anime inquiete, arrabbiate, deluse dal mondo e dalla vita, ma il ritrovarsi insieme segna l’opportunità di poter scrivere una nuova pagina felice della loro esistenza.
Un cambiamento emotivo ed epocale supportato anche dalla scoperta di tre piccoli immigrati clandestini giunti sulla spiaggia.
Robert Guèdiguian unisce con armonia e delicatezza nostalgia e speranza, passato e futuro, prendendo spunto dalla controversa linea politica sull’immigrazione adottata dal nuovo governo francese.
“La Casa sul mare” per le scelte narrative e registiche e l’ intenso ed alto livello dell’intero cast trasmette allo spettatore la sensazione d’assistere più una pièce teatrale piuttosto che un film. Ciò nonostante il risultato finale rimane più che apprezzabile sul piano del ritmo, emotivo e pathos da parte del coinvolto e commosso pubblico.
“La Casa del mare” lascia allo spettatore la dolce e piacevole sensazione che nessuno luogo come la propria casa d’infanzia possa curarti le ferite dell’animo e trasmetterti la voglia e la forza per progettare un futuro migliore.
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