Recensioni/Cinema:The Party
A cura di Valentino Eletti
The Party. Un film di Sally Potter. Con Kristin Scott, Timothy Spall e Patricia Clarkson. Drammatico, 71′. Regno Unito, 2017.
Questo film si incentra intorno ad un’unica cena tra vecchi amici. Il convivio è infatti l’occasione per una felice celebrazione: Janet (Kristin Scott), è appena stata nominata ministro della salute nel governo ombra inglese. Vediamo arrivare, uno dopo l’altro, gli invitati, e in questo processo ci accorgiamo che la nota, appena percepita, di stonatura va aumentando fino a raggiungere lo strappo definitivo e irreparabile della conclusione.
The Party, che uscirà nelle sale italiane giovedì 8 febbraio, si presenta come una storia che potremmo definire perfettamente infiocchettata. Le unità classiche di luogo -il film si svolge in una casa-, tempo – la vicenda non supera la durata di una serata- e azione -la storia si apre e si chiude nell’occasione di una cena- sono perfettamente rispettate. The Party ha quindi un sapore che lo può accomunare, a tratti, a qualcosa che assomiglia più al teatro che non al cinema. Anche i personaggi hanno qualcosa di estremamente sintetico: c’è l’amica che svolge la funzione della confidente, un altro invitato che sembra essere mosso solo dal desiderio di vendetta e il marito di Janet, Bill, che rimane ieraticamente immobile per quasi tutta la serata. Questa situazione si incrina quando Bill fa due rivelazione ravvicinate: rivelazioni che accelereranno le dinamiche di azione dei sette personaggi presenti alla cena. La regia, firmata Sally Potter, è ineccepibilmente pulita, e il prodotto finale è un film breve (dura infatti poco più di un’ora) che però ha proprio in questa brevità la sua pienezza e la sua forza espressiva.
Social Profiles