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Recensioni / Eventi: Parigi può attendere

A cura di Vittorio De Agrò

Il biglietto d’acquistare per “Parigi può attendere” è: Di pomeriggio (Con riserva).

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“Parigi può attendere” è un film del 2016 scritto e diretto e prodotto da Eleanor Coppola, con: Diane Lane, Alec Baldwin, Arnaud Viard.

Le avventure più belle, memorabili e sensazionali capaci di trasmetterti emozioni e sensazioni uniche nella vita, molto spesso si verificano in modo causale ed imprevisto.
Dopo vent’anni di matrimonio anche la donna più innamorata e fedele al proprio marito, può correre “il rischio” di essere tentata da un tradimento non fisico, ma dell’anima e della mente, se il tentatore ha le sembianze di un uomo fascinoso e galante.
Eleanor Coppola, al suo esordio come sceneggiatrice regista di una pellicola di finzione, attinge in parte alla sua vicenda personale nel realizzare la sua garbata, elegante e leggera commedia romantica “Parigi può attendere”.
Infatti la protagonista della nostra storia è Anne Lockwood (Diane Lane), moglie da più di vent’anni di Michael (Baldwin), importante produttore cinematografico, dedito più al lavoro piuttosto che dare la giusta attenzione ed affetto alla moglie.
La coppia si trova a Cannes durante il festival, e mentre Anne è speranzosa di poter trascorrere qualche giorno di vacanza con il marito, il secondo è impegnato animo e corpo nelle difficoltà e problematiche di una produzione, decidendo per entrambi di partire improvvisamente in aereo per Budapest.
Sfortunatamente Anne lamenta un fastidioso dolore alle orecchie che le impedisce di prendere l’aereo, a quel punto Jacquet Clement(Viard), istrionico socio in affari di Michael, le offre un passaggio sulla sua auto sportiva per arrivare a Parigi.
Quello che avrebbe dovuto essere un viaggio semplice e diretto verso la capitale francese, si tramuta ben presto in un road movie caratterizzato da soste più o meno subite da Anne, in meravigliosi ristoranti francesi e in paesini della Francia, avendo come Jacquet nel duplice ruolo di anfitrione e mentore della cucina francese e di seduttore cortese e buon ascoltatore dei problemi matrimoniali e ricordi dolorosi appartenenti al passato della protagonista.
“Parigi può attendere” è infatti da una parte l’omaggio di Eleanor Coppola alla bontà e prelibatezza culinaria della cucina francese e alla bellezza dei suoi paesaggi attraverso gli occhi di una donna americana di mezz’età, bella, colta e dall’altra parte è anche il simbolico viaggio di una donna che sentendosi trascurata dal proprio marito , si ritrova, senza alcuna complicazione sessuale, ad essere piacevolmente coccolata e forse corteggiata da un uomo, che vede in lei ancora una donna piacente piuttosto che una moglie o una madre di una figlia diciottenne appena partita per il college.
Eleanor Coppola firma e dirige un film sobrio, tenero, delicato e sebbene abbia un respiro televisivo e una struttura narrativa forse un po’ ripetitiva e a tratti banale, riesce comunque ad incuriosire ed appassionare lo spettatore facendolo entrare in empatia con la protagonista Anne, interpretata in modo magistrale e credibile da una bellissima e convincente Diane Lane, che dimostra d’avere il talento, l’esperienza e classe per sapere reggere il peso dell’intera pellicola, senza mai essere caricaturale ed eccessiva nel dare volto e soprattutto introspezione emotiva e psicologica al suo personaggio.
Arnaud Viard si rivela un efficace e solido partner artistico della Lane, interpretando un credibile e solare Jacques.
Il finale volutamente aperto lascia aperto ad ogni spettatore e soprattutto spettatrice la possibilità d’immaginare che cosa farebbe lei al posto della sorridente e forse indecisa Anne su futuro inaspettatamente roseo e sorprendente.