Recensioni ed Eventi
di Antonino Leotta
Con una riduzione da William Shakespeare, gli alunni del FUCCIO-LA SPINA, sotto la guida di Davide Pulvirenti, si sono presentati al Festival del Teatro Scolastico “Chi è di scena” edizione 2018. Una scelta ardua quella di avvicinarsi ad un testo del celebre drammaturgo inglese. I ragazzi lo hanno afferrato e fatto proprio. Si sono impossessati delle varie battute. Per accompagnarle con mimiche appropriate e con movenze e gesti espressivi.
Due le opere rappresentate: “Pene d’amor perdute” e “Sogno di una notte di mezza estate”.
Nella prima opera, l’amore è al centro dell’interesse e si pone come un obiettivo da raggiungere. Anche se, lungo il percorso, vengono creati i presupposti per ostacolarne ogni realizzazione.
Quattro nobili personaggi maschili, infatti, si impongono di tenere lontane le donne. Di ignorale e di respingerle. Dall’altro lato, però, una principessa e tre signore al seguito, si mostrano astute e capaci di tormentare non solo il progetto degli uomini, ma, soprattutto, il loro personale segreto desiderio di conquistarle. Inizia un gioco che vede le donne organizzarsi per prendere in giro quegli strani uomini. Lentamente, prima celandosi a vicenda i loro tentativi, gli uomini finiscono per palesare i loro sentimenti. Ma saranno le donne, alla fine, ad imporre un anno di attesa ai propri spasimanti.
La seconda opera “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE” è una commedia dell’ampia produzione shakespeariana con diversi personaggi che, in una vertiginosa girandola, si cercano, si perdono e si ritrovano.
Come in una fiaba il bosco si riveste di mistero. Sogno, spettacolo o realtà? I tre momenti si intrecciano nel continuo gioco dell’alternanza di quattro coppie che cercano di combinarsi.
Salta fuori un capriccioso filtro di succo di viola che si rivela un autentico filtro di amore. Quel filtro crea degli equivoci a catena.
Anche in questa opera, l’amore, dunque, si pone al centro dell’idea di Shakespeare. Un amore che appare capriccioso ma, in realtà, si muove nei labirinti dell’incertezza e dell’equivoco, del dubbio e della tensione. Fino a ritrovare, tuttavia, le sue piacevoli collocazioni. Le coppie si combinano nuovamente e, nel clima festoso, una compagnia da strapazzo che, al riparo della quiete del bosco, organizza le prove di uno spettacolo, riporta una piacevole distensione.
E’ chiaro che, in entrambe le opere, è il gioco dell’amore che, nell’arco del suo sviluppo, caratterizza i vari momenti della vicenda. L’amore sembra proprio intrecciarsi con il gioco. facendo emergere gli aspetti positivi delle due realtà.
Nel confronto finale tra spettatori e attori, appare interessante scoprire le impressioni dei giovanissimi attori nell’incontro con un testo e con i temi che affronta. Si rivela sorprendente l’intuizione dei ragazzi che riescono a penetrare nell’essenza del pensiero shakespeariano. Diventa emblematica l’affermazione di una piccola fatina che, con tanta spontaneità e con determinazione, sostiene che gli aspetti positivi del gioco e dell’amore si possono coniugare. Perché sono ricchi e belli e stanno bene insieme. Il gioco e l’amore.
Dobbiamo riconoscere che, quest’anno, a “chi è di scena”, il teatro riesce a formare nuovi maestri di vita.
Personaggi ed interpreti:
“PENE D’AMOR PERDUTO”
Principessa di Francia: Agata Foti
Signore al seguito della Principessa: Maria: Alessandra Cacciola
Rosalina: Miriam Sidoti
Caterina: Alessia Manciagli
Ferdinando Re di Navarra: Tommaso Torrisi
Lord al seguito del Re: Durmain: Andrei Florea
Biron: Michele Russo
Longaville: Alessandro Massimino
Don Antonio De Armado: Mattia Grasso
Boyet: Diego Mauro
Zucca: Giovanni Cardillo
Giacometta: Maria Scavo
Tignola: Orazio Toscano
Tonto: Gabriele Sotera
“SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE”
Il regno delle fate
Puck : Gaia Urso
Titania : Anastasia Perna
Oberon : Michele Cris
Fate : Francesca Bonaccorso, Alessandra D’Urso, Chiara Lombardo, Sofia
Pappalardo, Paola Privitera
Gli innamorati
Elena : Simona Campo
Ermia: Delia Franzone
Demetrio : Diego Mauro
Lisandro : Giuseppe Raul
I Reali
Teseo: Jacopo De Caro
Ipppolita: Elisa Agrò
Egea: Federica Di Mauro
Gli attori della brigata
Bot : Francesco Pansera
Quincio : Noemi Salvo
Strafame: Carla Spina
Fluto: Angelo Amico
Coordinamento teatrale
Davide Pulvirenti
Vera Grasso
Coordinamento musicale
Tommaso Guzzone
Salvo Lombardo
Scenografia e costumi
Laboratorio teatrale
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