RECENSIONI ED EVENTI/TEATRO
A cura di Antonino Leotta
Foto di A.L.
Il Liceo “Regina Elena” di Acireale ha aperto la rassegna “CHI E’ DI SCENA” della terza edizione del Festival del teatro scolastico ad Acireale. L’opera “ETTORE”, attraverso un testo del prof Orazio Caruso -già noto per le sue sceneggiature- ci riporta nel mondo dell’Iliade. Con un adattamento soprattutto del sesto libro del poema omerico.
La scena si apre con una prospettiva che pervade tutta la vicenda e che viene sintetizzata da una affermazione sostenuta dal coro: “Guerra, sangue e furore. E morte”. A cui segue una visione per certi aspetti positiva: “La generazione sarà come le foglie che fa cadere il vento… che tornano quando tornerà la primavera”.
Ancora il coro riporta un lungo elenco di eroi morti che apre il sesto libro. Ed è sintomatica la ripetizione, da parte del coro, di quelle affermazioni che Agamennone grida a un Menelao quasi propenso alla pietà:
“Or su; nessuno de’ perfidi risparmi il nostro ferro,
né pur l’infante nel materno seno:
pérano tutti in un con Ilio, tutti senza onor di sepolcro e senza nome”.
Ettore, rientrando in città, incontra le donne rimaste in penosa ansia ad aspettare le sorti del conflitto: “Gli si fanno intorno le troiane consorti e le fanciulle per saper
de’ figliuoli e de’ mariti e de’ fratelli e degli amici; ed egli: ‘Ite, risponde, a supplicar gli Dei in devota ordinanza. Itene tutte, ch’oggi a molte sovrasta alta sciagura”.
Il testo della rappresentazione diventa, quindi, come un forte interrogativo sulla necessità di ogni guerra.
Ettore incontra la madre Ecuba, la sorella Laodice, la discussa Elena e la moglie Andromaca. E saranno proprio le donne, destinate a subire la guerra, a metterne in luce le nefaste conseguenze. Andromaca, madre e moglie, le ricorderà al suo Ettore che porta sulle spalle le responsabilità di uno scontro. L’affermazione conclusiva di questa donna fortemente provata non ammette dubbi: “La guerra è solo una inutile strage”.
Dal lato dei guerrieri, tuttavia, le convinzioni sono altre e Paride, dichiarando la sua decisione di riprendere a lottare, cercherà di convincere Ettore col suo punto di vista: “Le donne non capiscono il valore della guerra”. Riemerge drammatico, in questa breve e apparente sosta tra le mura di Troia, un conflitto tra chi soffre la guerra e chi fa la guerra.
Il “gruppo” dei ragazzi studenti-attori è apparso omogeneo ma anche convinto dei mali che porta con sé ogni conflitto. E ha mostrato anche di rimanere dubbioso dinanzi al comportamento dei vari Numi che, ora dall’alto ora immersi tra le vicende umane, determinano destini talvolta incomprensibili.
Riporto il cast degli attori:
Ettore: Simone Sciacca
Andromaca: Alice Balsamo
Paride: Federico Ariosto
Elena: Sophia Bonafede
Eleno: Seby Grasso
Ecuba: Martina Puglisi
Laodice: Rosaria Pignatelli
Teano: Sofia Messina
LE MOIRE: Guendalina Leotta, Claudia La Porta, Martina Tarda.
GUERRIERI: Gabriele Gentile, Salvo Zappalà, Gabriele Amico, Gilda Guglielmino, Adriana Sciacca, Alessia Chiovetta, Martina Marcellino, Rosanna Di Bella, Giorgia Lo Faro, Gaia Consoli.
DONNE: Simona Tomarchio, Annarita Bertolo, Neyhaul Kresma, Rossana Parlavecchio, Raffaella Buonanno, Chiara Basile, Saria Grasso.
ANCELLE: Martina Tarda, Saria Grasso, Guendalina Leotta, Gilda Guglielmino, Sofia Messina.
Alcune musiche originali sono di Vittorio Randazzo.
Tecnico suono e luci: Sebastiano Finocchiaro.
Scenografia e costumi: Teste Toste.
REGIA: Orazio Caruso.
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