RECENSIONI ED EVENTI
A cura di Redazione Bohémien
È stato presentato ieri, presso la libreria Mondadori di Acireale, il libro di Gabriella Mirabile dal titolo: “Il potere dell’amore”. Relatrice è stata la giornalista e scrittrice Maria Cristina Torrisi.
<<Una giovane autrice al suo primo libro scritto con la penna della fantasia, perché nata dall’estro creativo di Gabriella Mirabile – ha affermato la Torrisi-. Mi sono chiesta, leggendo il libro, quale sia realmente il potere dell’ amore descritto dall’autrice. Un amore temuto dalla protagonista di questo romanzo, Noemi. La quale non desidera amare né ricevere amore per paura di soffrire ancora. Perché di fatto Noemi soffre moltissimo a causa della morte del fratello gemello, la cui dipartita le ha lasciato un doloroso vuoto oltre a dei sensi di colpa che la rendono succube di se stessa, di quella parte di lei che si colpevolizza struggendosi nel profondo dell’animo ferito. Eppure, vi è un grande barlume di speranza in questo romanzo. Di fatto, questo è un libro che invita alla speranza: ci insegna che, dopo la tempesta, può tornare il sereno e che la vita va vissuta nonostante i dolori ed i traumi>>.
Tra le pagine del romanzo, si trovano valori immensi: l’amicizia (Noemi sa di poter contare sull’amicizia incondizionata di Hanna, la quale dà prova del profondo legame che le unisce); l’amore (anche se Noemi vorrà fuggire da esso, lo troverà ed esploderà come la forza della vita stessa); le fragilità umane che appartengono già all’uomo ma, in tal caso, acuite dal dolore di un lutto terribile.
<<L’ ho definito il libro della speranza – ha ancora affermato Maria Cristina Torrisi – ma è anche il libro del cambiamento perché la protagonista di questo romanzo dovrà mutare il suo stile di vita, la mentalità e maturare situazioni nuove e diverse. Per certi versi, è quasi se la scrittura di Gabriella voglia essere una sorta di diario in cui Noemi si racconta al suo lettore. Riguardo alla trama, Noemi, sente che una parte di lei è andata via con il fratello gemello. Non potrà più dividere con lui nessuna esperienza di vita, nessun pensiero. Una vita in frantumi. Però, dentro un cuore divenuto sterile si affaccia l’amore di Evan… Riguardo al genere, è un format americano: nella struttura, nella linguistica, nelle articolazioni delle parti, nel ruolo dei personaggi e nelle sequenze visive>>.
L’INTERVISTA DI MARIA CRISTINA TORRISI
1 Gabriella, da dove nasce l’idea di scrivere questo libro?
– L’idea di scrivere questo libro nasce all’improvviso, d’un tratto mi sono ritrovata a scrivere al computer ciò che dettava la mia fantasia. Non era progettato e questa è stata una sorpresa anche per me.
2 Secondo te, è possibile ricostruire sulle macerie e sperare di ripartire?
– Si, secondo me è possibile perché qualsiasi rottura si ha dentro, se si ha il giusto appoggio, il giusto aiuto, si può ripartire e cercare di ricostruire al meglio ciò che è stato rotto.
3 Quanto è catartico questo libro?
– È molto catartico perché la protagonista stessa riuscirà a contemplare i suoi dolori, i suoi sensi di colpa e riuscirà a superare tutto quello che per lei sin dall’inizio era impossibile.
4 Quale legame tra l’autore e la protagonista: vi è un filo sottile che collega Gabriella con Noemi?
– Non direi che c’è un legame, in quanto è una storia prettamente inventata. L’unico collegamento che sento ci sia è l’amore perché, come Noemi, anche io credo che l’amore è la soluzione per tutto.
5 Perché dal dolore scaturisce la paura dell’amore? Come vede l’amore Noemi?
– In questo caso Noemi ha paura di essere amata perché crede di non meritarlo per i sensi di colpa verso il fratello e ha paura ad amare perché pensa che dando amore possa procurare altro dolore. Così Noemi vede nell’amore un sentimento buio e tenebroso.
6 In questo libro, hai voluto mettere in evidenza l’importanza degli affetti. Quale il messaggio ultimo?
– Per me la fiducia, il rispetto e il volersi bene sono tre elementi fondamentali per vivere bene e in pace con se stessi. Il messaggio che voglio mandare io è che qualsiasi problema si manifesti nel percorso della vita, bisogna sempre cercare di emergere di nuovo e di farlo con le persone che davvero contano nella propria vita, quelle che ci sono state sempre e sempre ci saranno.
7 Hanna, l”amica del cuore della protagonista del romanzo, può rappresentare “l’altra Noemi” nel desiderio di rinascita?
– No, perché Noemi e Hanna sono due poli opposti. Ho voluto fosse così perché amo la diversità e volevo anche che Noemi rinascesse sempre con le sue stesse radici, un po’ cambiate sicuramente, ma rafforzate e con tantissima voglia di rimettersi in gioco nuovamente.
8 Perché hai scelto un fratello gemello nella tua storia? Per descrivere un legame profondo o per dipingere la stessa Noemi allo specchio?
– Ho scelto un fratello gemello perché credo non ci sia legame più profondo di questo. È il primo che ti ha sentita, il primo che sa come sei fatta davvero. L’unico che sente il tuo dolore o la tua felicità prima ancora che l’avverta tu. Mi ha sempre affascinato questa cosa, seppure non ho nessun gemello.
9 Tutti i personaggi possono ricondurre, secondo te, alla immagine della protagonista?
– No, perché come ho detto prima, mi piace la diversità e ho cercato di dare voce e carattere ad ognuno dei personaggi in maniera totalmente diversa.
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