AD ACIREALE INCONTRO SULLA CONFRATERNITA DEL SS. CROCIFISSO

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Recensioni ed Eventi

A cura di Giusy Pagano

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Si è svolto sabato scorso, 12 novembre, presso la Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo in Piazza Duomo ad Acireale, ricorrendo i 350 anni dall’approvazione ufficiale dei primi statuti (1666-2016), la conferenza dal titolo “Testimoni della salvezza di Gesù al mondo intero. La presenza e l’impegno dell’Arciconfraternita del SS. Crocifisso in San Pietro ad Acireale”.

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La conferenza ha avuto inizio con i saluti del Rettore della Basilica, don Salvatore Scalia e del Rettore dell’Arciconfraternita Dott. Gaetano Arcidiacono.
L’incontro è stato introdotto dal Prof. Francesco Cali’, segretario dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale già docente di Francese nell’Università di Catania, con un intervento sul tema ” la Basilica dei Santi Pietro e Paolo e le sue confraternite”; a seguire la relazione di Don Giivanni Mammino, docente di Storia della Chiesa presso lo studio Teologico “San Paolo” di Catania e direttore dell’archivio storico diocesano, sul tema “le confraternite nel Seicento in Sicilia” e l’intervento dell’Avv. Guido Leonardi, Vicerettore dell’Arciconfraternita del SS. Crocifisso in S.Pietro e giornalista pubblicista, sul tema dal titolo “Brevi note sulla storia dell’Arciconfraternita del SS. Crocifisso”.

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Per saperne di più…

Storia.

L’Arciconfraternita del SS.mo Crociifisso in San Pietro è una delle più antiche che ancora esistono ad Acireale. I suoi statuti vennero ufficialmente approvati da mons. Michelangelo Bonadies, Vescovo di Catania, nel 1666, ma le sue origini sono certamente più antiche. Ancora oggi essa svolge un ruolo molto importante nell’ambito della settimana Santa Acese: infatti è quella che per tradizione e per Statuto, organizza ogni anno la processione del Settecentesco simulacro del Cristo Morto, la sera del Venerdì Santo.
L’Avv. Guido Leonardi ha illustrato, con delle slide, nel corso della serata, le varie note e ricerche inerenti la “processione del Venerdì Santo”, partendo dalle origini, dai riti e dalle funzioni nel corso dei secoli. Inoltre, si e’ puntata l’attenzione sulla predicazione del Gesuita Luigi la Nuza (1591-1656), sulla particolarità del Monte Calvario (SS. Salvatore) e sull’ impianto della croce al Calvario.

Una nota storica rilevante: nel 1732 l’Arciconfraternita riceve in donazione da un confrate il simulacro del Cristo morto. Da allora viene condotto in processione.