AD ACIREALE IN MOSTRA LE OPERE DI FRANCESCO PATANÈ

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ARTE

A cura di Ornella Fazzina e Michele Romano.

 

La singolare antologica di un artista così prolifico, qual è stato Francesco Patanè, narra la sua attività attraverso una miriade di lavori, dopo un’accurata selezione che mette in mostra più di 300 opere tra tele, carte, disegni, cartoni da spolvero e i relativi affreschi a tema sacro (quest’ultimi fruibili nelle chiese inserite nell’itinerario) oltre a caricature dal sapore parigino. Tutto ciò a testimonianza della sua versatilità e capacità di saper affrontare diversi generi artistici e piegarli alle proprie esigenze.

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La vasta produzione di Patanè mette in risalto quella che è stata la situazione artistica siciliana della prima metà del XX secolo, suggerendo l’occasione per una lettura e storicizzazione delle vicende di un pittore che tra gli anni venti e trenta ha subito delle influenze legate al clima nazionale ma che fino alla seconda metà del XX secolo ha evidenziato un atteggiamento rivolto alla figurazione a scopo narrativo. La sua prima formazione è sicuramente attenta agli insegnamenti accademici così come alle suggestioni formali provenienti dal clima “novecentesco” e da un accento vagamente “purista”, filtrate a volte da un certo lirismo o da tensioni espressioniste che non disattendono però un personale modo espressivo.

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In Sicilia si individua intorno agli anni venti un antagonismo innovativo e di frattura con la locale tradizione ottocentesca – che nel naturalismo di Lojacono vede il suo maggiore esponente – grazie al linguaggio futurista di Rizzo e al superamento poi in chiave “purista”, guardando ai modelli di Carrà e in particolare di Casorati che permetteranno di approdare a risultati formali che vertono verso una rigidità d’ascendenza “metafisica”.

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Anche Francesco Patanè fa suoi gli echi di questi movimenti e, sull’intenzione di una solida costruttività delle proporzioni figurative e di una certa plasticità di matrice “novecentista”, trova soluzioni compositive che ricalcano, in buona misura, quella che era la situazione siciliana fine anni venti/primi anni trenta, in cui veniva a determinarsi un clima di varie convergenze espressive che andavano da un consistente plasticismo a costruzioni evocative dell’immagine fino ad inquietudini espressioniste.
Patanè, comunque, nella sua fervente produzione non si discosterà mai pienamente da un “classicismo” e da una obbligazione descrittiva naturalistica. Sia nei dipinti di figura che di paesaggi egli ripercorre un’esperienza di lirica compostezza rappresentativa declinata, negli anni, in una sfera sentimentale e domestica dove emerge una dimensione di pura e semplice intimità. Il suo impegno oscilla tra figurazioni dai toni lirici in ritratti, a volte, fuori del tempo, e descrizioni paesaggistiche e di scene di vita.

 
Coordinate mostra

Titolo FRANCESCO PATANÈ (1902 – 1980). OPERE
“L’antologica”

Ideazione e
coordinamento generale Luca Scandura

Sede Galleria Credito Siciliano
Piazza Duomo, 12 – Acireale

Sedi collaterali Basilica Cattedrale
Acireale, Piazza Duomo

Basilica San Sebastiano
Acireale, Piazza Lionardo Vigo

Cappella del Seminario
Acireale, Via San Martino n. 4

Durata 29 giugno – 1 settembre 2019

Inaugurazione venerdì 28 giugno ore 19.00
Galleria Credito Siciliano

Orari e ingressi Galleria Credito Siciliano
da mercoledì a domenica 16.00 / 20.00
chiuso lunedì, martedì e 15 agosto
INGRESSO LIBERO

Informazioni e Coordinamento area Sicilia
visite guidate Filippo Licata
su appuntamento tel. +39 \ 095.600.208
licata.filippo@creval.it
www.creval.it
Mostra prodotta e organizzata dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese
con Newl’ink | LSC edition