ACIREALE. QUANTI RICORDI NEL GIOVEDI’ GRASSO!

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Eventi

A cura di Giusy Pagano

Fra i tanti appuntamenti e le varie iniziative del programma acese per il Carnevale 2016, ieri giovedì “grasso” 4 Febbraio, il sipario si è aperto con la sfilata dei gruppi mascherati scolastici “scuole in maschera”,  lungo il circuito tradizionale tra giocolieri, saltimbanchi, maghi, trampolieri e acrobati. Ma galeotto è stato il cattivo tempo che all’improvviso ha messo in scena una pioggerellina che è stata causa del ritiro dei gruppi.

Il Carnevale, si sa, è un momento di allegria e di svago, in cui, attraverso i travestimenti e  le maschere, ognuno di noi esterna la propria estrosità.  Un tempo, si facevano anche degli scherzi simpatici lungo le strade.

Qualcuno sicuramente ricorderà quel filo che scendeva giù dall’alto legato alla estremità  con una molletta da biancheria. Tutto si svolgeva così: un “compare” aspettava la persona che passava in mezzo alla folla e che indossasse un cappello. Così che, con velocità, agganciava la molletta al cappello. L’altro compare, che stava al balcone, tirava su velocemente come a simulare un colpo di vento! Il tutto finiva con una grande risata.

Anche a scuola ricorderete quelle belle poesie e filastrocche che si studiavano! Ricordo per esempio Carnevale vecchio e pazzo di Gabriele D’Annunzio …

Carnevale vecchio e pazzo

si è venduto il materasso

Per comprare pane, vino,

tarallucci e cotechino.

E mangiando a crepapelle

La montagna di frittelle

gli è cresciuto un gran pancione

che somiglia ad un pallone.

Beve, beve all’improvviso

gli diventa rosso il viso

poi gli scoppia anche la pancia

mentre ancora mangia, mangia.

Così muore il carnevale e gli fanno il funerale:

dalla polvere era nato

e di polvere è tornato.