Acireale, presentato il libro “l’Urlo delle donne”

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Recensioni ed Eventi

A cura di Alba Maria Massimino

“L’urlo delle donne” è il libro  dell’acese Cristina Pagano, giovanissima studentessa presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania, presentato oggi al Palazzo di Città di Acireale.

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L’evento, nato in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, è stato organizzato dall’Assessorato alla Cultura. Presenti il sindaco Stefano Alì,  il vicesindaco Palmina Fraschilla e l’Assessore al ramo Fabio Manciagli,  i quali hanno ricordato questo giorno sia per le conquiste sociali, economiche e politiche, sia per le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo.

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“Cristina Pagano, – ha affermato la relatrice Maria Cristina Torrisi -attraverso questo suo lavoro, racconta di violenza sulle donne e di dignità negate. Il suo è un libro “denuncia” che voglio definire “atipico”, nel senso buono del termine. L’autrice si distacca da quei consueti vissuti di fatti di cronaca riportati sui giornali per spaziare in diverse forme di violenza. Obiettivo finale: lottare e prendere consapevolezza di non essere sole. Quindi, “l’Urlo delle donne” è un dolore di sofferenza che accomuna e, allo stesso tempo, unisce per cercare di trovare la forza di ribellarsi”.

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Attraverso una scrittura che testimonia “il suo essere figlia di questi tempi”, l’autrice mostra una maturità superiore rispetto alla sua età. E’ veloce nei concetti, fluida, moderna, schietta.
“Si tratta di 12 racconti in cui 12 donne si raccontano, ognuna con la propria traumatica esperienza”, ha spiegato Cristina Pagano.

Tra le pagine, i temi più attuali: il bullismo, lo stupro, la costrizione, l’ingiustizia. Insomma, tutte forme di violenza.
“Con rabbia, paura e coraggio le donne affrontano gli abusi fisici e psicologici nella vita di tutti i giorni: al lavoro, a scuola. Nei mezzi pubblici e in famiglia. Ognuna affronta la vita in modo diverso, ma con forza e dignità, giungendo alla personale concezione di libertà. Alcune donne si sono arrese. Altre hanno combattuto, altre hanno superato il dolore”, scrive l’autrice.

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“Il tema della violenza è molto ampio e contrastante – ha spiegato la giornalista e scrittrice Maria Cristina Torrisi -. E la nostra autrice lo tratta in maniera forte puntando però a lanciare dei messaggi di speranza. C’è chi subisce, c’è chi per difendersi diventa assassina. Violenza porta violenza. In ogni capitolo, poi, vi è un titolo. Ogni titolo rappresenta un messaggio salvifico che vuole essere una spinta affinché le donne imparino a non sentirsi sole”.