Recensioni ed Eventi
A cura di Maria Cristina Torrisi
LE INTERVISTE
Consensi di pubblico ieri sera, 27 Settembre 2015, per la nuova sfida letteraria dell’avv. e scrittore acese Salvo Cavallaro.
“Era destino” è il titolo dell’ultima fatica presentata nella sala del Bellavista di Acireale, fortunata uscita dopo i due precedenti libri: “Ma di cosa stiamo ancora parlando?” (2011) e “Date da mangiare ai pesci” (2013).
Interessante l’intervento del Dott. Biagio Finocchiaro che ha intervistato l’autore, puntando l’attenzione sul legame esistente tra il protagonista della narrazione (avvocato) e lo stesso scrittore.
Attraverso le pagine di questo suo nuovo lavoro, Salvo Cavallaro si rivela scrittore attuale e compiuto, consapevole della maturità acquisita nel tempo e forgiata, dunque, grazie “all’esperienza di penna”.
<<Scrivere è la miglior forma d’analisi – ha affermato -. Rielaborando aneddoti di episodi vissuti, ho cercato di farli diventare “storie” che abbiano un senso compiuto>>.
“Specializzato” in racconti, lo scrittore ha suddiviso il libro in due parti. L’esordio avviene grazie alle vicende e ai sacrifici di un giovane avvocato, personaggio in cui il Cavallaro si rivede – anche se solo in parte, viste le differenze sostanziali che esistono. A ruotare comunque intorno alle vicende, vi è il destino, quel destino che “impone” le proprie regole e a cui “si deve sottostare” o, semplicemente, “che si deve assecondare”.
In “Era destino” emerge l’importanza di assecondare al meglio il proprio destino e dinnanzi al quesito “La verità è disumana?”, così risponde il nostro autore:
<<La verità non ha nulla di accettabile per i protagonisti, in questo frangente. Vi sono momenti in cui la verità è piena d’umanità; altri in cui essa appare disumana e, in tal caso, gioca un ruolo fondamentale il destino>>.
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