Acireale, presentata la mostra diffusa “Ego” di Giuseppe Patanè

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ARTE

A cura di Francesca Bella

Si è svolta lo scorso 28 giugno, presso la sede dell’Accademia Zelantea di Acireale, la conferenza stampa di presentazione della mostra diffusa “Ego” di Giuseppe Patanè, alla presenza del Vescovo di Acireale Mons. Antonino Raspanti, del Sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, del Presidente dell’Accademia Zelantea Michelangelo Patanè, del curatore della mostra Carlo Micheli e dello stesso artista.

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L’esposizione, realizzata con il patrocinio della Regione Siciliana, del Comune di Acireale, della Diocesi di Acireale e della Fondazione Maria Barbagallo e promossa dall’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, prende vita all’interno di ben nove locations presenti in territorio acese: il Palazzo Comunale – Sala Zelantea, la Chiesa di San Benedetto, la Chiesa di San Rocco, il Teatro Bellini, la Chiesa degli “agonizzanti” San Crispino, la Chiesa di Santa Maria Odigitria, il Museo Diocesano, l’Accademia Zelantea e la Cattedrale Ss.ma Maria Annunziata. L’inaugurazione ufficiale della mostra, al seguito della quale verranno attivate tutte le sedi, avverrà il 14 luglio presso il foyer del Teatro Bellini e sarà visitabile fino al 29 settembre.

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Come affermato dal  Presidente dell’Accademia Zelantea Michelangelo Patanè, questa mostra, che pone l’importante tema etico dell’ego, costituisce un momento culturale rilevante che si spera la Città possa cogliere e apprezzare pienamente. Inoltre, grazie a questa iniziativa, vi sarà il recupero del Teatro Bellini, il cui incendio avvenuto negli anni Cinquanta rappresenta ancora una ferita per la Città. A tal proposito, anche il sindaco Barbagallo ha posto l’attenzione sull’importanza della rinascita del foyer del Teatro. Il Vescovo Raspanti, promotore e artefice dell’evento, ha auspicato che questa mostra, che accoglie installazioni che «coniugano una idealità che sta nell’animo dell’artista», possa essere un’ulteriore occasione per far sì che Acireale sia visitata dai turisti.

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Carlo Micheli, critico d’arte e curatore della mostra, ha parlato di questa esposizione nei termini di un “dono” che l’artista ha fatto alla città di Acireale e di un’opportunità per ammirare opere realizzate per reagire attraverso l’arte alle numerose stimolazioni negative cui si è quotidianamente sottoposti. Le sette installazioni presenti all’interno della Zelantea sono state, ad esempio, create in soli due notti, a seguito della notizia dello scoppio della guerra in Ucraina. L’arte può essere, quindi, un modo per esprimere il disagio rispetto a queste immani tragedie ma anche per cercare di intravedere un filo di speranza, come auspica il Pontefice che sostiene che «si può sempre ricostruire, anche dalle macerie».

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Giuseppe Patanè, classe 1960 e originario di Mascali, è stilista e designer e dal 2017 si occupa anche di arte. In questa mostra l’obiettivo dell’artista è quello di evidenziare l’egoismo umano, che è pieno di sfaccettature, ma anche quello di trattare argomenti socialmente molto importanti con la finalità di spingere il pubblico, in particolare quello giovane, verso una profonda riflessione. Patanè propone un itinerario artistico che attraversa diversi cicli: La forza della natura, Ferite, Naufragi, Show must not go on, Senzatutto (Neve), Ego, Presagi, Dialoghi, Conosci te stesso.

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