Attualità – Nuove Edizioni Bohémien – Gennaio 2014
A cura di Maria Cristina Torrisi
Foto di Carmelo Falcotti
Forse l’inclemenza del tempo aveva già preannunciato che qualche accadimento negativo poteva anche succedere. Di fatto, per la festa di S. Sebastiano ad Acireale, stamane qualcosa è andato storto per due malcapitati di cui sconosciamo l’identità. Proprio all’uscita del fercolo. Non è chiaro ancora cosa sia accaduto ma, di fatto, due autombulanze sono accorse arrestando il percorso del Santo. Fatti preannunciati, visto che ogni anno non si prendono i giusti accorgimenti (come l’uso di transenne) e la folla si accalca senza dar peso alle conseguenze di un atteggiamento che si perpetua nel tempo.
Si è affacciato tra i monumenti barocchi e fra le acclamazioni dei fedeli, nella Piazza Lionardo Vigo gremita di devoti festanti, tra lo scampanio delle campane ed i fuochi d’artificio. Si è affacciato con mezz’ora di ritardo a causa della pioggia il Santo compatrono S. Sebastiano, sul suo fercolo settecentesco d’oro e argento, con quello di S. Venera (patrona della città), frutto della maestria di argentieri operanti tra Messina e Acireale.
<<Non vogliamo per Città un museo polveroso – ha affermato don Gaetano Pappalardo, segretario di S.E. Mons. Antonino Raspanti, Vescovo della Diocesi di Acireale – . Acireale è viva e noi dobbiamo continuare a vivere con la speranza. Questa festa e lo spirito di sacrificio dei fedeli ci invita a rimboccarci le maniche perché non siamo soli. Abbiamo tanti difetti ma dobbiamo pure sentire il conforto di Santi che come Sebastiano ci incoraggiano. Parliamo di futuro e speranza e non di crisi. Consegniamo le ferite e i travagli di questo tempo>>.
Social Profiles