ACIREALE, LA FESTA DEL SANTO COMPATRONO TRA SCOMPIGLIO E DEVOZIONE

Attualità – Nuove Edizioni Bohémien  – Gennaio 2014

A cura di Maria Cristina Torrisi

Foto di Carmelo Falcotti

IMG_1613Forse l’inclemenza del tempo aveva già preannunciato che qualche accadimento negativo poteva anche succedere. Di fatto, per la festa di S. Sebastiano ad Acireale, stamane qualcosa è andato storto per due malcapitati di cui sconosciamo l’identità. Proprio all’uscita del fercolo. Non è chiaro ancora cosa sia accaduto ma, di fatto, due autombulanze sono accorse arrestando il percorso del Santo. Fatti preannunciati, visto che ogni anno non si prendono i giusti accorgimenti (come l’uso di transenne) e la folla si accalca senza dar peso alle conseguenze di un atteggiamento che si perpetua nel tempo.

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Si è affacciato tra i monumenti barocchi e fra le acclamazioni dei fedeli, nella Piazza Lionardo Vigo gremita di devoti festanti, tra lo scampanio delle campane ed i fuochi d’artificio. Si è affacciato con mezz’ora di ritardo a causa della pioggia il Santo compatrono S. Sebastiano, sul suo fercolo settecentesco d’oro e argento, con quello di  S. Venera (patrona della città), frutto della maestria di argentieri operanti tra Messina e Acireale.

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<<Non vogliamo per Città un museo polveroso – ha affermato don Gaetano Pappalardo, segretario di S.E. Mons. Antonino Raspanti, Vescovo della Diocesi di Acireale – . Acireale è viva e noi dobbiamo continuare a vivere con la speranza. Questa festa e lo spirito di sacrificio dei fedeli ci invita a rimboccarci le maniche perché non siamo soli. Abbiamo tanti difetti ma dobbiamo pure sentire il conforto di Santi che come Sebastiano ci incoraggiano. Parliamo di futuro e speranza e non di crisi. Consegniamo le ferite e i travagli di questo tempo>>.