Acireale, in ricordo di Maria Grazia Cutuli. “Quando la voglia di raccontare è più forte della paura”.

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Recensioni ed Eventi

A cura di Redazione Bohémien

Un evento nato per “Fare Memoria”,  che parla di coraggio, di libertà, di voglia di “dire” nonostante i pericoli a cui si va incontro.

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Colonna portante di tale evento è stata la giornalista Maria Grazia Cutuli, della quale si è parlato ieri nella Sala Galatea del Palazzo di Città di Acireale, dove è stata presentata la tesi magistrale in Scienze dello Spettacolo e Comunicazione Multimediale di Sara Cavallaro: “Quando la voglia di raccontare è più forte della paura”.

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Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alla Pubblica Istruzione nonché vicesindaco dott.ssa Valentina Pulvirenti e della dott.ssa Carmela Borzì, che si è soffermata a parlare della valenza della biblioteca dei ragazzi “Maria Grazia Cutuli”, è seguita la toccante testimonianza del fratello architetto Mario Cutuli. Egli si è soffermato  sui ricordi con la sorella ma anche sul lavoro svolto, insieme alla sorella Sabina, di assembramento degli articoli di Maria Grazia nella Biblioteca dei ragazzi del Comune di Acireale. 

E’ seguita la discussione della tesi di Sara Cavallaro, la quale ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione e la Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo e Comunicazione Multimediale, presso l’Università degli Studi di Catania. E’ iscritta all’Albo dei Giornalisti di Sicilia, elenco Pubblicisti. 

Riguardo al suo lavoro, la raccolta bibliografica è stata realizzata attraverso un’intensa attività di ricerca e di catalogazione resa possibile anche grazie al materiale fornito dalla famiglia Cutuli, dalla biblioteca comunale dei ragazzi Maria Grazia Cutuli di Acireale e dall’archivio digitale del Corriere della Sera.

Attraverso questo lavoro di tesi si è voluto prendere in esame il prezioso lavoro giornalistico svolto da Maria Grazia Cutuli con l’intento di approfondirne la conoscenza e di onorare la memoria di questa donna e giornalista che, con coraggio, professionalità ed umanità, ha dedicato la propria vita al suo lavoro nella sua accezione più pura e autentica sempre della parte delle persone più deboli ed indifese.

A moderare l’incontro la giornalista e scrittrice Maria Cristina Torrisi, che ha inoltre letto alcuni toccanti articoli di Maria Grazia Cutuli.

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Tra le testimonianze, quella del dott. Ninni Andriolo, corrispondente de l’Unità per la Sicilia Orientale. Si è occupato di cronaca giudiziaria. Nominato capo del servizio giudiziario, è stato inviato per seguire tra l’altro il ministero della Giustizia, il Csm (Consiglio Superiore della Magistratura), la Corte Costituzionale. Cronista parlamentare, dopo il prepensionamento ha assunto l’incarico di portavoce dell’On. Gianni Cuperlo. Ha fondato assieme ad altri ex colleghi de l’Unità il quotidiano on line “Strisciarossa” con il quale attualmente collabora. Ninni Andriolo ha ricordato la consolidata e lunga amicizia con Maria Grazia, conosciuta nei primi anni Ottanta. Lui era segretario di una delle categorie della Cgil, lei responsabile dell’Ufficio Stampa di quel sindacato. 

Ancora un’altra preziosa testimonianza è stata quella della fotogiornalista dott.ssa Simona Cocuzza. Laureata in Scienze Politiche, inizia la sua attività fotogiornalistica a Palermo. Collabora con quotidiani locali come L’Ora e Il Giornale di Sicilia e con testate nazionali quali L’Espresso e L’Europeo.
 Nel 1986 inizia a viaggiare per il mondo.
 Hanno pubblicato i suoi reportage: Panorama Mese, Epoca, Atlante, Marie Claire, Sette, IO Donna, Corriere della sera, Stern, The New York Times Magazine, Life.
 Ha collaborato con l’agenzia fotogiornalistica Contrasto. Nel 91’ firma un contratto d’esclusiva con la statunitense Black Star.
 Per la Giunti Editore scrive la biografia di Nelson Mandela (2007) e Sicilia, Guida ai luoghi del cinema (2009). Nel 2012 ritorna in Sud Africa per un ampio progetto fotografico su Cape Town (chep) World Design Capital 2014.
 Attualmente vive tra la Sicilia e il Sud Africa. 

Simona Cocuzza ha raccontato non soltanto delle difficoltà lavorative di Maria Grazia in seno alle redazioni (da  spirito libero era sempre pronta a viaggiare per raccontare ciò che vedeva) ma anche divertenti aneddoti che la facevano donna dal carattere dolce, determinata, divertente e anche fragile. Con Maria Grazia, Simona ha condiviso la casa per ben tre anni. Un periodo che le ha permesso di instaurare un legame forte e sincero. Insieme a Lei ha condiviso qualche viaggio; non l’ultimo, quello senza ritorno.

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Un altro momento che ha riportato all’importanza della biblioteca dei ragazzi è stato dato dalla presenza della sig.ra Venera Pennisi la quale è intervenuta in memoria della zia Graziella Migliore che ha donato volumi per non vedenti alla Biblioteca dei ragazzi di Acireale. Desiderando ricordarla: Graziella Migliore nasce a Gela nel giugno del 1959. All’età di un anno perde la vista. I suoi genitori, facendo molti sacrifici, cercano di garantirle un’ istruzione adeguata. Graziella inizia i suoi studi prima a Catania, poi all’ Istituto Serafico di Assisi per poi completare a Torino dove consegue un diploma di centralinista che le permetterà di lavorare in un Comune del Piemonte e successivamente in una Banca a Caltanissetta e poi a Catania. Muore all’età di 51 anni.  Ha sempre mostrato un grande interesse e una spiccata  passione per la lettura.

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A conclusione dell’evento, un riconoscimento alla sig.ra Venera Pennisi consegnato dall’Assessore al ramo Valentina Pulvirenti e dalla dott.ssa Carmela Borzì, ed un intervento della sorella di Maria Grazia Cutuli, Sabina, la quale ha dato la sua testimonianza sull’importanza dei mezzi a disposizione degli ipovedenti.

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