ACIREALE, IERI LA SESTA TAPPA DE “IL SALOTTO GALATEA”

Recensioni ed Eventi

A cura di Redazione Bohémien

Sesto incontro con “Il Salotto Galatea”, rassegna promossa dal Comune e ideata dall’Assessore alla Cultura Fabio Manciagli.

Ieri sera, al Palazzo del Turismo di Acireale, ospiti invitati Marcello Proietto, Daniela Trovato e Dario Bottino-Leone.

“Una serata all’insegna della ricerca delle memorie storiche”, ha affermato la conduttrice Maria Cristina Torrisi che ha intervistato gli autori.

Marcello Proietto, una conoscenza non nuova per questa Rivista in quanto ha curato la Rubrica “Storia Medievale”, essendo stato cultore in Storia Medievale e Paleografia Latina presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, oggi Archivista dell’Istituto Europeo di Design di Milano e Docente di Archivistica presso l’Accademia di Belle Arti di Como, ha presentato la monografia “Indici dell’Epistolario della famiglia Pennisi di Santa Margherita di Acireale”, edita dall’Accademia di Scienze Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale, con prefazione a cura di Maria Concetta Gravagno, direttrice della Biblioteca Zelantea di Acireale.

Il volume è composto da circa 350 pagine, ed è il risultato di un certosino studio dell’autore grazie alla notevole raccolta documentaria concernente un epistolario di 5460 unità. Il testo si suddivide in più parti: nell’introduzione dell’autore, in cui si spiegano i criteri di ordinamento del corpus epistolare inerente il periodo storico tra il 1894 e il 1938; nella descrizione del profilo storico dei componenti della famiglia Pennisi di Santa Margherita, in particolare dei protagonisti del fondo, ovvero Giuseppe Pennisi, la moglie Maria Paternò Castello dei Marchesi di San Giuliano e l’unico loro figlio Pasqualino; nella catalogazione che ha prodotto dieci volumi, riguardanti le lettere donate dai Pennisi di Santa Margherita alla Biblioteca Zelantea negli anni ’70 del secolo scorso, classificati in ordine cronologico; nella rassegna di 124 articoli tratti da periodici locali, tra il 1890 e il 1924.

Dalla intervista e dalle letture del Proietto, sono emersi vari aneddoti della vita dei protagonisti: dal carteggio – che riveste una grande importanza a livello politico sia locale che nazionale, in quanto il barone Giuseppe, oltre a rivestire la figura di sindaco nella propria Città (1905, all’età di 25 anni), ricoprì la carica di deputato del Regno d’Italia per quattro legislature – alla ricostruzione storica dei componenti della famiglia: Maria di San Giuliano, primogenita del celebre Antonino, Ministro degli Esteri del Regno d’Italia e l’unico loro figlio Pasqualino.

L’autrice Daniela Trovato, diplomata in Pianoforte e insegnante in una scuola primaria, ha all’attivo diverse fortunate pubblicazioni, nonché premi, riconoscimenti e menzioni d’onore.

Ricordiamo che nel 2015 pubblica il romanzo “Il frammento mancante”, nel 2016 pubblica il romanzo: “Aqua” Ed. Del Faro, Nel 2018 pubblica il romanzo: “Avrei voluto parlarti di me” Il Convivio Ed.

Ha alle spalle anche una bellissima produzione di poesie e un curriculum vitae ricco. Riportiamo due tappe importanti : nel gennaio 2018, le viene conferito il Riconoscimento da parte della Città di Acireale “per aver portato le proprie opere letterarie fuori dalla Sicilia” e nel 2019 le viene conferito il Premio Akademon per la Narrativa ad Acisantantonio, nell’ambito della manifestazione “Festival Corti EtnAci”.

“Avrei voluto parlarti di me” è il romanzo presentato ieri sera che narra la storia di Zaira, giovane donna palermitana, che fugge dalla sua amata quanto amara terra siciliana per vivere serenamente, lontano dalla “Famiglia”, che vuole piegarla alle decisioni imposte dai Capi, in modo particolare dal padre, boss mafioso che gestisce traffici illeciti ed è presunto mandante di parecchi omicidi di stampo mafioso e politico durante gli anni di piombo.

“La sua fuga da Palermo è una metafora: fugge da ciò che è illegalità in tutte le forme per ritrovare se stessa e portare avanti il suo progetto di vita che la vedrà realizzarsi dopo anni di studio della musica” – ha spiegato nella sua intervista Daniela Trovato – “Quello della protagonista è un viaggio fisico ma anche psicologico, dove le tappe corrispondono alla crescita di Zaira, che comincia a prendere coscienza di sé e della realtà in cui è vissuta, cercando di trovare la strada che la porterà ad affrontare continui ostacoli interiori. Compagna e coprotagonista è la musica. Essa addolcisce i tratti narrativi e rappresenta il suo “canto”. Ogni personaggio è parte della vita di Zaira, Salvo, Renzino, Tommaso si ricollegano alla storia mediante flashback della protagonista. È un romanzo capovolto, dove l’inizio corrisponde alla fine”.

Un altro ospite che ha dato una brillante testimonianza, attraverso un aspetto scientifico e tecnico, della valenza delle memorie storiche e della loro salvaguardia è stato Dario Bottino-Leone, giovane architetto acese e ricercatore presso Eurac Research.

Con professionalità Dario Bottino-Leone ha illustrato il lavoro “Valutazione di sistemi di isolamento interno negli edifici storici a base naturale attraverso un approccio olistico” (Energy181;2019;521-531), risultato di alcune attività di ricerca condotte insieme ai colleghi di Eurac Research.

Nell’ambito del risanamento energetico degli edifici storici, ha infatti spiegato i principi che hanno guidato il risanamento di una casa di famiglia tramite l’utilizzo di materiali naturali, con un occhio speciale alla sostenibilità.

Ha inoltre presentato delle riflessioni utili a tutti, considerato l’attuale interesse verso la materia del risanamento energetico degli edifici prodotto dai recenti incentivi statali (L.77/2020).

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