Recensioni ed Eventi/Teatro
A cura di Maria Cristina Torrisi
Dopo una lunga attesa e tanta voglia di “conoscerla”, ieri sera è andata in scena, per la prima volta in assoluto, al teatro Turi Ferro di Acireale, “L’ARIA DELLA MERICA”.
Si tratta dell’inedita commedia, nata dalla raffinata penna del regista prof. Domenico Platania, rappresentata dall’Associazione Culturale “Quelli del 7”.
Un’ opera applaudita, che ha ripercorso i momenti storici degli anni difficili vissuti in un paese della Sicilia nel periodo post bellico dell’ultima guerra mondiale.
La commedia, così come ha spiegato il prof. Platania al pubblico, è l’ultimo lavoro preparato dalla Compagnia tre anni fa e mai andato in scena a causa del Covid.
Nel bel contesto scenico, sono emersi particolari originali che hanno reso “il teatro” un tutt’uno con l’ambiente circostante e quindi con lo stesso pubblico.
Puntigliosa la “narrazione teatrale” della storia inserita nelle vicende quotidiane, segno di un approfondito studio da parte del regista che ha curato tutti i particolari: dal giornale dell’epoca alle musiche – come la classica Lili Marlen – dalle notizie radio alla figura del Duce, dall’uso di una vecchia bici del ’43 sino ad un caratteristico matrimonio, i cui sposi con corteo hanno sfilato tra il pubblico. Per chiudere in bellezza, un ballo di mazurka (uomini con uomini e donne con donne)!
Humor soft e, fra il serio e il faceto, riferimenti storici e cenni sugli usi e costumi del popolo siciliano, sulla vita dell’emigrante, sul problema della mafia americana e di altro ancora.
Il sopraggiungere della ventata americana di una cugina, provvista di un tipico linguaggio “siculo-americano”, e di un modo di fare che rende la commedia divertente, rappresenterà il fulcro centrale della vicenda su cui ruoteranno i personaggi.
L’opera è corposa e ricca di quella memoria che è parte dell’umanità.
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