RECENSIONI ED EVENTI
A cura di Antonino Leotta
Foto di Antonino Leotta per Nuove Edizioni Bohémien
Ci sono dei cittadini che esprimono generosamente il loro amore per la Città adoperandosi in tutti i modi per trasmetterlo e alimentarlo con tanta determinazione. Non si tratta di testimonianze episodiche ma di una scelta di vita. Uno stile di vita. Che perdura oltre ogni tempo. Perciò la sensibilità di chi li ha personalmente conosciuti si adopera per renderne viva la memoria.
Acireale ha già intitolato -dal maggio 2016- a “PINELLA MUSMECI” il Centro Culturale ubicato nei locali affiancati alla Villa Belvedere.
Oggi 23 dicembre 2022 i figli della Prof Pinella -Giusi, Enzo e Mario- hanno donato ufficialmente al Sindaco Stefano Alì un ritratto della Docente eseguito dal pittore Giuseppe Giuffrida, già autore della Santa Venera che si trova nello scalone centrale del Palazzo di Città.
Il ritratto, posto accanto all’ingresso della Sala centrale del Centro Culturale, è stato svelato dal Sindaco
Stefano Alì e dalla Prof Giusi Benintende, figlia della Docente.
Erano presenti, oltre ai figli e parenti, il Vice-Sindaco Palmina Fraschilla e l’Assessore Mario Di Prima per l’Amministrazione Comunale, un gruppo di Alunni dell’Istituto “Vigo Fuccio-La Spina” accompagnati dalla Dirigente Dott. Maria Castiglione e dal Prof Giuseppe Rapisarda, il Prof Giovanni Vecchio e Signora, la Dott. Carmela Borzì dell’assessorato Pubblica Istruzione, il Direttore de “La Voce dell’Jonio” Giuseppe Vecchio, i giornalisti Gaetano Rizzo e Antonio Trovato, la Dott. Margherita Matalone e tanti altri amici, conoscenti e cittadini.
La figlia Giusi ha tracciato la figura della Prof aprendo l’affettuoso sguardo panoramico con tre fondamentali aspetti della sua vita: “Ricercatrice”, “Insegnante” e “Animatrice”.
Pinella Musmeci è stata un’appassionata studiosa del mondo
letterario e del nostro territorio. Gli originali approfondimenti nel vasto campo letterario trovano ampio riscontro nella produzione delle sue numerose opere che hanno riscosso
l’interesse di studiosi a livello nazionale. La ricerca, poi, su storia, tradizioni, costumi e vita sociale nel nostro territorio l’ha spinta al forte, incisivo e determinato impegno per animare in mille attività la nostra comunità cittadina.
In quanto alla professione di insegnante basta cogliere tutta la sua passione nella definizione racchiusa in una sola parola “maestra”. Non si limitava affatto a svolgere un programma scolastico ma si adoperava a coinvolgere i discenti nell’approccio allo studio,
facendone risaltare l’indispensabile dimensione culturale nel cammino di crescita del cittadino e del territorio.
Preciso e puntuale l’intervento del Prof Giovanni Vecchio che si è fermato su alcuni tratti descrittivi della collega, su contenuti e aspetti della produzione letteraria e di alcune tradizioni popolari del territorio, rilevando la preziosa impronta da lei lasciata nel campo letterario e nel nostro ambiente.
Affettuoso il ricordo della “ex alunna” Anna Maria Patanè -oggi Presidente della Sezione FIDAPA Giarre-Riposto- che ha riportato alcuni episodi vissuti evidenziando il singolare e sempre vivo rapporto degli alunni con la loro insegnante. Anche la Dott. Matalone ha riferito del rapporto creatosi con la Prof Pinella in occasione della realizzazione del Progetto “Pianeta Venere” che oggi ne continua la linea con il Progetto “Con gli occhi delle donne” in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato Etneo.
Dolce e delicata, talvolta timida, la lettura di alcuni alunni della “Vigo Fuccio La Spina” che, presentati da un loro compagno, hanno riportato brani di varie opere elaborate dalla Prof Pinella.
Interessante la dichiarazione della figlia Giusi che assicura la donazione di volumi della biblioteca materna al Centro Culturale acese.
Il Sindaco Stefano Alì ha concluso l’incontro evidenziando la pulsante attività che viene svolta oggi nel Centro Culturale “Pinella Musmeci” e le prospettive che si propone.
Attualizzando, così, l’illuminato progetto di una Cittadina che ha lasciato un segno vitale nel nostro territorio.
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